Regia di Steven Spielberg vedi scheda film
La deriva del continenente nero in Georgia nei primi del novecento mi ha veramente sventrato le budella in questo primo tentativo di Spielberg di raccontere una storia sulla terra senza alieni e archeologi avventurieri.
L'aspetto tecnico è come sempre impeccabile e la grande padronanza della macchina da presa non si discute, ma il film non ti prende mai dal verso giusto, o per il colletto nelle scene di schiavismo perpetrate da Glover ai danni della Goldberg, o per il culo quando la corpulenta Oprah Winfrey scazzotta il sindaco, è un difetto che emerge spesso nei film di matrice seriosa diretti da Spielberg, come sottolineato anche nella recensione di "Schindle's List" si vogliono stemperare i toni seri con parentesi umoristiche inopportune e infatti i suoi film che preferisco sono quelli che non hanno un soggetto prettamente drammatico o storigrafico perchè a conti fatti non è pane per i suoi denti, non ho mai visto "L'impero del sole" e credo sia l'unico che fa un eccezione, mi è piaciuto molto "Munich" che però va annoverato nel genere thriller.
Il difetto più grande è una lunghezza fluviale e la conseguente caduta verticale dell'interesse per questa eroina tragica nera che subisce nella sua vita incesti e sganassoni, separazioni e umiliazioni da parte di chi dovrebbe portarla sul palmo della mano per la sua disponibilità al sacrificio, se c'è un aspetto che mi ha colpito de "Il colore viola" è che sembra voler denunciare la brutalità degli afroamericani degli stati del sud concentrandola nel personaggio animato da un eccellente Danny Glover, un autentico figlio di puttana black che non frusta i suoi cari ma li tratta come stracci da pavimento, sembra quindi che il razzismo non fosse solo un esclusiva dei bianchi che comunque compaiono a metà percorso facendo la proverbiale figura degli stronzi.
Noiosissimo, privo di anima, dopo un primo tempo appena interessante scatena sbadigli grandi come crateri lunari e non ti da la minima intenzione di dargli un'altra possibilità perchè rivivere questa esperienza traumatica mi fa davvero venire i brividi.
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