Ce la giochiamo a carte? No. Vuoi forse dire che sono un baro? Eh, proprio così. Ah! Perché non facciamo a braccio di ferro? No. Ah, sono troppo forte per te, eh? Eh, proprio così!
Avvertimento: questa è una recensione pienamente di parte, causata da molteplici ricordi di quando ero piccolo, e mi fa piacere quando il coinvolgimento emotivo è così grandioso. Come ho già detto in precedenza il nuovo multiverso mostrifero, iniziato dal peggiore regista degli ultimi anni in fatto di mostri Gareth Edwards, dove nel primo film su Godzilla (2014) fa entrare il protagonista nello stesso tempo in cui Mike Bongiorno presentò Loretta Goggi nel 2007, negli anni si è evoluto in meglio nel momento in cui lui si è tolto dalle …. E ha lasciato la regia ad altri ben più talentuosi di lui in questo campo. Infatti, in Skull Island (2017) e nel successivo Godzilla II (2019) fino a questo Godzilla Vs Kong, il trascinamento mio è stato totale, anche per l’aggiunta di altri Kaiju a me particolarmente amati.
Il monsterverce richiedeva questo scontro, previsto, tanto quanto il segreto di pulcinella fosse chiaro a molti, e finalmente così è stato. Anche se essendo entrambi titani alfa, nessuno dei due si sarebbe inchinato all'altro, anche se nello scontro navale si potrebbe dedurre chi sia quello che detiene i titoli migliori.
Kong viene tenuto nascosto dal titano Godzilla in una struttura di contenimento della Monarch nella Skull Island, ma lui lo sa e così ogni tanto per divertimento strappa un albero, e ne fa una lancia incandescente per lanciarla nella cupola che lo circonda. Poi come si può immaginare servirà il suo aiuto per contenere la furia di Godzilla che non si sa perché attacchi dei siti strategici di una nuova organizzazione la Apex Cybernetics, e quindi insieme alla Monarch e una bambina sordomuta che riesce a dialogare con lo scimmione ci avventureremo in una ricerca di un mondo perduto alla Jules Verne.
Godzilla vs Kong è puro divertimento di botte da orbi tra i due titani/kaiju più importanti della cinematografia di genere avventuroso/fantascienza, la storia come altri casi cinematografici dove due o più sfidanti di pari livello di iconicità, finisce per la maggior parte delle volte a dover allearsi per sconfiggere un male comune, questo anche per non prendere posizioni su chi sia realmente il più forte e per non deludere i fans di entrambi.
La parte che ho amato meno è la parte investigativa/complottista della Madison Russel (Millie Bobby Brown), utile solamente a fare scoprire i piani della multinazionale, poco credibile in un film di mostri, potrete capire quindi quanto possa essere inverosimile.
Nel dialogo iniziale diciamo che vedo lo scontro tra i due contendenti come una sfida tra Bud e Terence, il mare e la terra come braccio di ferro e le carte, ognuno è forte maggiormente nel proprio habitat, se si fossero parlati a vicenda forse non si sarebbero mai scontrati.
Nel film mi sono esagitato così tanto nello scontro, che la gatta di casa si è affacciata da dove era, mi è salita seduta sulla pancia, e ha iniziato a farmi le fusa pensando che mi fosse successo qualcosa, poi mi ha guardato e ha pensato quasi sicuramente..."mimmimiaomiaomimmmiao" tradotto "no è solamente un coglione!" E se ne è andata.
Curiosità o forse no, che ho notato.
Il livello 33 della Apex non è un numero casuale ma riguarda sicuramente la data del King Kong originale.
Nel combattimento con Godzilla, Kong si lussa la spalla, rimettendola a posto successivamente come avrebbe fatto Martin Riggs, questo lo si pensa ben prima che lo faccia. Nei titoli finali nelle “Photos/Artwork/Footage courtesy of“ compare “Lethal Weapon 2”, quasi non ci credevo come se un gesto iconico riconducibile a un film specifico possa richiedere un ringraziamento o citazione nei titoli. Puro divertissement della warner?
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