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Una domenica in campagna

Regia di Bertrand Tavernier vedi scheda film

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La recensione su Una domenica in campagna

di steno79
9 stelle

Bellissimo film, forse il vertice creativo della carriera di Tavernier. Nel 1912, l'anziano signor Ladmiral riceve la visita di suo figlio Gonzague con la moglie e i nipotini. Pur amandoli, le sue simpatie vanno soprattutto alla figlia Irene, indipendente e anticonformista, che si unisce alla compagnia e rallegra tutti con la sua vitalità, anche se nasconde qualcosa di triste al padre...
Il film si fa ammirare per la sua naturalezza, la poesia della vita quotidiana resa con piccoli tocchi, un'atmosfera intimista, tenue e delicata che non scade mai nella leziosità grazie all'esperto controllo della regia. La fotografia contribuisce alla raffinatezza della pellicola con tonalità autunnali spesso particolarmente seducenti e un dichiarato omaggio alla pittura impressionista (il protagonista è un pittore appartenente a quel movimento), soprattutto nella splendida scena del ballo all'aperto nella Guinguette. Anche nei movimenti di macchina che percorrono le stanze della casa o il giardino adiacente Tavernier dimostra una fluidità e una sicurezza che aggiungono ulteriore valore alla composizione visiva; inoltre, anche la sceneggiatura è molto efficace nel giocare sulle sfumature psicologiche dei personaggi, con una parte importante riservata al "non detto", ai pensieri nascosti che vengono veicolati dall'espressività degli attori, in particolare l'ottimo Louis Ducreux come monsieur Ladmiral e la musa di Resnais Sabine Azéma, che per questo film vinse un meritato Cesar. E' un'opera che si avvicina molto al successivo Daddy nostalgie, anche nell'uso di una voce fuori campo che a tratti può risultare un pò superflua e ingombrante, ma nel complesso si tratta davvero di un gioiello di squisita sensibilità che avrebbe meritato una Palma d'oro a Cannes (vinse solo il premio per la migliore regia).
voto 9/10   

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Ultimi commenti

  1. angelina
    di angelina

    Bella recensione,Stefano,scritta con molta sensibilità ! Sono davvero contenta che tu abbia dedicato un tuo commento a questo film splendido e poetico,ma purtroppo poco apprezzato e poco conosciuto.Superba interpretazione di Louis Ducreux e dell'affascinante Sabine Azéma.Ciao ! Angelina

  2. steno79
    di steno79

    Ti ringrazio Angelina, hai ragione questo film non è conosciuto come dovrebbe, infatti anche sul sito ci sono solo 3 recensioni fra cui quella splendida di Degoffro che ha recensito quasi tutti i film di Tavernier, un regista che merita la più alta considerazione e che ha realizzato davvero molti film memorabili

  3. degoffro
    di degoffro

    Grazie Stefano per la citazione. Fa piacere trovare altri estimatori di Tavernier, regista che qui in Italia ormai dai più è dimenticato. Un vero peccato perché, come scrivi giustamente tu, nella sua filmografia ci sono titoli veramente straordinari. Un saluto Stefano

  4. hupp2000
    di hupp2000

    "Daddy nostalgie", "Una domenica in campagna" e "Colpo di spugna". Hai scritto tre bellissime opinioni. Avrei voluto scriverle io. I capolavori di Bertrand Tavernier non finiscono qui, come ben sai. "Dimenticato", scrive degoffro. E' vero, ma sono abbastanza vecchio per dirvi che, in quegli anni, non eravamo pochi ad andare a vedere i suoi film in sala. Bei tempi...

  5. steno79
    di steno79

    Grazie rolando apprezzo molto il tuo intervento... di Tavernier ho recensito alcuni dei film più belli fra quelli che ho visto, della sua filmografia ho potuto vedere anche La piccola Lola e La passion Beatrice, entrambi molto interessanti, mi mancano alcuni dei primi film come Il giudice e l'assassino, Che la festa cominci o L'orologiaio di St. Paul che molti ritengono eccezionali. Tavernier è stato un grande maestro ed è un peccato che oggi risulti un pò dimenticato. Certamente tu ne hai una conoscenza più completa e hai avuto la fortuna di poterli vedere in sala. un caro saluto

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