Regia di Enrico Maria Salerno vedi scheda film
Una giornata veneziana di una coppia di coniugi separati: lui è un musicista partito con grandi ambizioni ma rimasto al palo, lei si è rifatta una vita accanto a un industrialotto di Ferrara; non si vedono da anni, ma adesso lui ha qualcosa da dirle. Anche l’Italia dà il suo dignitoso contributo al revival del romanticismo aperto da Un uomo, una donna raccontando la semplice storia di due persone che si sono fatte del male, ma si sono volute bene: all’inizio lei è distaccata, diffidente, mentre lui tende a provocarla e ogni tanto esplode in una scenata; poi piano piano si sciolgono, mentre affiora in qualche flashback il ricordo dei giorni felici. Enrico Maria Salerno, alla sua prima regia, se la cava niente male; Tony Musante, con la sua aria arruffata e ingrugnita, non si direbbe adatto a ruoli sentimentali ma in fondo ha un personaggio antisentimentale che non sfigura accanto a Florinda Bolkan. Suggestiva colonna sonora settecentesca, alla quale il contributo originale di Stelvio Cipriani si affianca con naturalezza. Ma il valore aggiunto sono gli scorci di una Venezia che per una volta appare come una città vera e viva (ancorché fatiscente) e non come un fondale a uso dei turisti: vicoli umidi, panni stesi, cumuli di rottami fanno “respirare” un’atmosfera di autenticità lontana dalle convenzionali immagini cartolinesche.
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Grazie per averlo ricordato. L'ho visto due volte, una al cinema e una in VHS. Commovente quanto basta, bravi attori, Florinda al massimo della sua bellezza. Musica struggente, Venezia come tu la descrivi, bella e vera. Un saluto.
Nella recensione non lo dico apertamente, ma secondo me è meglio del film di Lelouch e anche di Love story, al quale viene spesso accostato. Venezia, beh, è una città dove non starei neanche morto; ma qui si fa amare. Un grazie a te.
Più bello di love story più fine ed intrigante come ho scritto nella mia recensione
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