Regia di Enrico Maria Salerno vedi scheda film
Discreto.
Venezia. Enrico, malato terminale (Musante) chiama la sua ex compagna Valeria (Bolkan), il grande amore della sua vita, per trascorrere un'ultima giornata assieme. Il film si risolve in una sofferta riflessione sull'inevitabile incombere della morte e sulla vita che scorre, velocemente, inesorabilmente. Che cosa rimane all'uomo nell'estrema ora? Nient'altro che sordidi fallimenti. Polvere siamo e polvere ritorneremo. Come polvere un giorno ritornerà Venezia, la vera protagonista della pellicola, una Venezia deserta, inospitale, coi suoi silenzi opprimenti, la tenue foschia che tutto avvolge e tutto soffoca, la sua bellezza dirompente eppur cadente e in costante affondamento. Venezia muore lentamente ogni giorno, come lo sventurato protagonista e come tutti noi. E l'amore è solo uno dei tanti divertissement, il più appagante ma anche il più illusorio, che ci rimane per ingannare la morte. Ma l'inganno non può durare in eterno.
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