Regia di Enrico Maria Salerno vedi scheda film
Quarto incasso della stagione '70-71,lanciato in contemporanea con l'altrettanto sentimental-ferale "Love story",segnò il debutto da regista per Enrico Maria Salerno,e lanciò il motivo portante come uno dei classici per ricordare le storie d'amore sugli schermi:e Salerno,intuendone la presa sul pubblico,contrappunta ogni cinque minuti il vagare per Venezia dei suoi protagonisti con il malinconico brano musicale,arrangiato in più maniere.Cronaca di poche ore insieme sull'onda di ricordi estatici,un presente infelice e il rivelarsi di una malattia senza scampo per uno tra Musante e la Bolkan,"Anonimo veneziano" è abbastanza monotono nella narrazione,infarcito di banalità recrudescenti nei dialoghi,e poco inducente alla commozione,anche se in molti hanno dato il via alle sacche lacrimogene nel vederlo.Alle prese con due personaggi tirati via in sceneggiatura,per quanto tutto il film poggi su di loro,Tony Musante e Florinda Bolkan ci possono far poco,mentre il fascino decadente di Venezia,un "must" degli anni Settanta,da Visconti in poi,comincia a farsi clichè.
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