Enrico, un suonatore d'oboe della Fenice, che aveva sempre sognato di diventare direttore d'orchestra, sa di essere condannato da una terribile malattia. Diviso dalla moglie Valeria, che si è rifatta un'altra vita in un'altra città, la invita a Venezia. In un primo momento la donna è diffidente nei confronti dell'ex marito, ma ben presto si ricrede e si trova con Enrico a girovagare per la città lagunare e a ricordare il loro amore.
Note
Il tema musicale all'epoca finì sulla bocca di tutti. Il film è una sorta di "Love Story" all'italiana nel quale sono inseriti tutti i luoghi più comuni del melodramma strappalacrime.
Un film datato e anche piuttosto ambiguo dal punto di vista ideologico: mentre sembra porsi una campagna a favore del divorzio (non ancora presente in Italia al tempo), inneggia più o meno esplicitamente all'indissolubilità del legame matrimoniale, fondato essenzialmente (almeno nel caso dei due protagonisti) sull'intesa sessuale.
Che idiozia sbeffeggiare come strappalacrime e melodrammatiche tutte le rappresentazioni di sentimenti, dolore e morte. Questo è un film con momenti di intensa emozione, nonostante alcuni orrendi tonfi della sceneggiatura; e poi le immagini di Venezia esaltate da Benedetto Marcello (musicista barocco, per i "colti" denigratori).....
Una giornata veneziana di una coppia di coniugi separati: lui è un musicista partito con grandi ambizioni ma rimasto al palo, lei si è rifatta una vita accanto a un industrialotto di Ferrara; non si vedono da anni, ma adesso lui ha qualcosa da dirle. Anche l’Italia dà il suo dignitoso contributo al revival del romanticismo aperto da Un uomo, una donna raccontando la… leggi tutto
Ciò che stava suonando, non era solo dolore per la morte di un uomo, era disperata rassegnazione per la morte d'una città e forse di tutto ciò che è vissuto. In una desolazione tanto vasta e perfetta, non c'è posto per piccole storie personali (G. Berto "Anonimo Veneziano" 1976)
È il 1966, a Cortina Enrico Maria Salerno propone a Giuseppe Berto,… leggi tutto
Ho da sempre considerato "Anonimo veneziano" il paradigma esemplare di un sentimentalismo melodrammatico spinto alle conseguenze estreme del cattivo gusto.
La responsabilità primaria di questo risultato, sta proprio nella regia patinata ma sostanzialmente anonima di Enrico Maria Salerno che si è cimentato in un film il cui fine ultimo è - con tutta evidenza - quello… leggi tutto
Rivisto oggi, è un film da ascrivere alla serie dei "come eravamo". Molto datato, dipinge un'Italia che non c'è più - prima del divorzio, ma anche prima della teleselezione e, addirittura, dei telefoni publici a gettone - senza offrire le chiavi per comprenderla. Difficile per chi non c'era in quegli anni, capire le motivazioni dei comportamenti dei protagonisti e dei…
Anonimo Veneziano Italia 1970 la trama: Enrico in seguito alla notizia di avere un male incurabile invita a Venezia dove risiede sua moglie Valeria, da cui è separato e con cui ha un figlio Giorgio. Valeria ignara delle condizioni di salute di Enrico accetta l’invito, pur temendo intimamente un disperato tentativo di riconciliazione o qualche strana richiesta. Valeria si…
Lo ho sentito spesso definire lo scopiazzatura italiana di “Love story”, un film che mi ha fatto pena quando l'ho vidi (nel senso della qualità, non della vicenda narrata). Ma non posso essere d'accordo: questo “Anonimo veneziano” non sarà un capolavoro, ma è una pellicola di tutto rispetto. Ci sono dei personaggi, la loro interiorità,…
Il documentario di Wilma Labate " Raccontare Venezia" è stato presentato alla 74ma Mostra del cinema. Racconta la città dei doge attraverso il filtro deformante del cinema che l'ha ritratta nelle sue…
Ciò che stava suonando, non era solo dolore per la morte di un uomo, era disperata rassegnazione per la morte d'una città e forse di tutto ciò che è vissuto. In una desolazione tanto vasta e perfetta, non c'è posto per piccole storie personali (G. Berto "Anonimo Veneziano" 1976)
È il 1966, a Cortina Enrico Maria Salerno propone a Giuseppe Berto,…
Una giornata veneziana di una coppia di coniugi separati: lui è un musicista partito con grandi ambizioni ma rimasto al palo, lei si è rifatta una vita accanto a un industrialotto di Ferrara; non si vedono da anni, ma adesso lui ha qualcosa da dirle. Anche l’Italia dà il suo dignitoso contributo al revival del romanticismo aperto da Un uomo, una donna raccontando la…
Lista in ordine sparso di colonne sonore in abbinata perfetta alla pellicola. Quei pezzi che sono imprescindibilmente uniti alle immagini, capaci di evocare solo al minimo accenno quel film.
Per il momento ho inserito…
Venezia. Enrico, malato terminale (Musante) chiama la sua ex compagna Valeria (Bolkan), il grande amore della sua vita, per trascorrere un'ultima giornata assieme. Il film si risolve in una sofferta riflessione sull'inevitabile incombere della morte e sulla vita che scorre, velocemente, inesorabilmente. Che cosa rimane all'uomo nell'estrema ora? Nient'altro che sordidi fallimenti. Polvere…
Forse è soltanto una questione di ricezione, vediamo i vecchi film col senno di poi e ci piace leggere qualcosa che era solo in potenza oppure nemmeno considerato nel mentre in cui furono realizzati. Non tutti…
L'idea di questa Playlist viene da molto lontano, quando avevo deciso di scrivere e pubblicare un manuale per le coppie giovani e meno giovani che volessero rafforzare il loro rapporto affettivo seguendo un percorso…
(doveroso avviso ai naviganti: questa play è il clone di un'altra postata ieri e ingoiata dalle fiamme di non so quale Inferno. Non è escluso che quella prima o poi riappaia come Leviathan, o che sparisca…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (7) vedi tutti
Un film datato e anche piuttosto ambiguo dal punto di vista ideologico: mentre sembra porsi una campagna a favore del divorzio (non ancora presente in Italia al tempo), inneggia più o meno esplicitamente all'indissolubilità del legame matrimoniale, fondato essenzialmente (almeno nel caso dei due protagonisti) sull'intesa sessuale.
leggi la recensione completa di SpringwindAdesso sai perché ti ho fatto venire a Venezia: avevo bisogno di qualcuno con cui soffrire insieme.
leggi la recensione completa di claudio1959Una coppia separata si incontra in una Venezia livida e umida, mentre iniziano ad affiorare, prepotenti, i ricordi.
leggi la recensione completa di BalivernaCult movie dell'epoca girato in una Venezia che già mostrava i segni delle sue metastasi. Voto 7.
commento di ezzo24Che idiozia sbeffeggiare come strappalacrime e melodrammatiche tutte le rappresentazioni di sentimenti, dolore e morte. Questo è un film con momenti di intensa emozione, nonostante alcuni orrendi tonfi della sceneggiatura; e poi le immagini di Venezia esaltate da Benedetto Marcello (musicista barocco, per i "colti" denigratori).....
commento di gherritDiscreto.
leggi la recensione completa di giansnow89Come fotoromanzo non è male.
commento di Artemisia1593