Regia di Maurizio Zaccaro vedi scheda film
La giornata sopra le righe di un uomo apparentemente comune.
In coda alla coda è un doppio esercizio di bravura: innanzitutto lo è per il protagonista, un Alessandro Haber mattattore perennemente in scena dalla prima all’ultima sequenza del film; e poi, naturalmente, è l’occasione per Maurizio Zaccaro, esordiente dietro la macchina da presa, di mostrare quanto appreso collaborando negli anni precedenti con Ermanno Olmi (con il quale il sodalizio artistico proseguirà nei successivi decenni). Classe 1952, non più giovanissimo quindi, Zaccaro attende il momento giusto per debuttare come regista e gli va riconosciuta la giustezza della scelta: questo lavoro, un mediometraggio della durata di un’ora tonda, è un’opera di pochi fronzoli che racconta con toni asciutti una vicenda perennemente sul ciglio del surreale con al centro un personaggio lunare, affidato con evidente lungimiranza al citato Haber. Il regista figura anche come sceneggiatore e gode qui della partnership produttiva della Rai; il suo secondo lavoro, questa volta un lungometraggio, arriverà due anni più tardi e sfoggerà un altro ‘endorsement’ non da poco: sarà infatti Dove comincia la notte, scritto da Pupi Avati. 6/10.
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