Regia di Marcello Aliprandi vedi scheda film
Una produzione privata fra San Marino e paesi limitrofi romagnoli, non sappiamo da cosa derivi questa produzione e per quali ragioni, dato che il territorio centra pochissimo. Il fattore dei morti che vivono un momento di riflesione regge pochissimo,e la drammaturgia della storia è molto annacquata e curata pochissimo, la recitazione sembra l'olio nell'acqua. Una delle pochissime idee sul tema lo ha avuto Sergio Citti in Mortacci, centrando abbastanza sull'argomento, ma tutta in un'altro campo. Qui antimilitarismo e la critica alla guerra fuori esce dalle righe e annoia senza far partecipare, come l'argomento richiedeva, dispiace di vedere attori anche buoni male impiegati, anche se qualcuno ha una basa teatrale che non regge ed aggrava la situazione del film stesso.
Si incontrano un edificio isolato un gruippo di nove persone, che si accorgeranno di essere morte, ma solo otto saranno dichiarati tali, quindi a loro decidere chi sarà
Pino Donaggio dona una colonna sonora al vento
Questo attore è rimasto un po' prigioniero del film dei Taviani: La Notte di San Lorenzo, da qunado era bambino ed un po' se lo è trascinato dietro, anche perché il suo viso è rimasto nell'immaginario colletivo cinematografico
L'unico che esce quasi indenne, anche se la guida registica è totalemnte sbagliata e non sa cogliere le sue possibilità
Regista che non ha lasciato una traccia giusta dei films che ha fatto, abbastanza pretenzioso e velletario alle volte , come in questo caso
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