Regia di Francesco Barozzi vedi scheda film
Drammatico molto lento nello sviluppo, ma retto da una sceneggiatura quadrata che pesca dal passato per rendere comprensibile i comportamenti del presente. Bella cornice campagnola modenese, contesto in cui ambientare una storia di cronaca nera veramente verificatesi qualche anno fa. Per l'atmosfera che si respira, a momenti, sembra di essere in un film di Tobe Hooper (Non Aprite quella Porta), anche per una certa promiscuità familiare che sconfina nell'incesto; in altri in uno di Pupi Avati, pur se edulcorati da violenze se non strettamente necessarie alla trama. Regia ordinata (largo uso di droni per tratteggiare i contorni ambientali), non troppo di genere e più tendente all'autoriale; Notevoli le prove recitative, soprattutto se si prende in considerazione il budget.
Visionato al FIPILI Horror Festival, alla presenza di regista e attore principale, non dimostra affatto la provenienza indipendente e si rivela in condizione di giocarsela alla pari con produzioni superiori. Buona prova.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta