Regia di Gábor Reisz vedi scheda film
TFF 36 - CONCORSO
Crucci d'amore, ricostruzione di vite vissute di corsa o troppo superficialmente per rendersi conto di come si è arrivati alle difficoltà che ci caratterizzano ora.
E siccome è la tristezza che spesso aiuta a far riflettere, e a ripercorrere, quando ormai è troppo tardi, i momenti del passato non adeguatamente soppesati, ecco che quando il nostro trentenne Tamàs viene lasciato a Parigi dalla sua innamorata (ma non troppo) Anna, il giovane si ritrova a rivivere e riaffrontare, in complicità con i vari se stesso piu' giovani delle differenti età della propria giovinezza, i momenti culminanti che hanno dato la svolta alle proprie esperienze amorose, cercando di disporsi più coscientemente a maturare una propria più meditata consapevolezza di se stesso.
Tradotto: aria fritta, che tuttavia l'estroso e furbetto regista ungherese Gàbor Reisz, già conosciuto (ed incongruamente premiato col riconoscimento della critica) qui al TFF pochi anni orsono col precedente ed altrettanto debole "For some inexplicable reason", sa gestire con indubbia disinvoltura ed estro sia scenico, sia narrativo.
Ma si ritrova - il Reisz - qui anche interprete del ruolo da protagonista, a far cornici carine attorno ad una materia che si avvicina all'inconsistenza, dando vita ad un filmino che ammicca furbescamente, e giostra, al pari di un abile prestigiatore, stucchevolezze e convenevoli, privilegiando la forma a scapito della sostanza.
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