Trama
Le quattro sorelle March diventano donne nell'America sconvolta dalla guerra civile. Diverse tra loro, combatteranno per realizzare i propri sogni ed essere ciò che realmente vogliono.
Approfondimento
PICCOLE DONNE: DA UN CLASSICO DELLA LETTERATURA
Diretto e sceneggiato da Greta Gerwig, Piccole donne riporta sullo schermo l'omonimo classico di Louisa May Alcott che ha per protagonista Jo March, alter ego della scrittrice, che andando avanti e indietro riflette sulla sua esistenza. Seconda di quattro figlie, Jo vive nell'America segnata dalla Guerra civile e come le altre giovani sorelle - Meg, Amy e Beth - coltiva sogni, speranze e ambizioni.
Con la direzione della fotografia di Yorick Le Saux, le scenografie di Jess Gonchor, i costumi di Jacqueline Durran e le musiche di Alexandre Desplat, Piccole donne è stato così presentato dalla regista: "Il romanzo della Alcott è qualcosa su cui, soprattutto noi donne, torniamo spesso nel corso della nostra vita. Lo leggiamo per la prima volta da bambine, quando pensiamo che non esistano limiti alla fantasia e niente possa trattenerci. Lo ritroviamo poi da giovani donne, quando cominciamo a capire quali limiti l'età adulta imponga a tutti noi e come la società con le sue imposizioni inizi a modellarci. E vi ritorniamo quando oramai adulte vogliamo vestirci di nostalgia e ricordarci cosa significava essere giovani e audaci, osare e sognare. Accade perché la Alcott ha avuto la straordinaria capacità di offrire diversi punti di vista su come ci si relazioni con ciò che più conta nell'esistenza: la famiglia, l'arte, il denaro, l'amore, la libertà e la speranza di essere veramente chi si è senza alcun compromesso. Il mio desiderio era quello di riuscire a trasmettere le stesse identiche sensazioni in un film, apportando il mio tocco e, ovviamente, il mio punto di vista. Mentre la Alcott ha diviso la storie delle sorelle March in due differenti libri (nel primo sono solo fanciulle piene di belle speranze mentre nel secondo si confrontano con la rigida realtà dell'età adulta ), io ho voluto far cadere le distinzioni e con una linea temporale più fluida ma meno lineare ho fatto che emergesse il ritratto di quattro donne - la scrittrice Jo, l'aspirante attrice Meg, la fragile musicista Beth e l'aspirante pittrice Amy - che guardano con affetto a come sono diventate chi sono attraverso le loro scoperte, i loro sogni divergenti, i loro sacrifici, la loro rabbia e le loro preoccupazioni economiche, artistiche e domestiche".
"Nello scrivere la sceneggiatura - ha proseguito la Gerwig - ho tenuto in considerazione diverse figure e romanzi a me più vicini, a partire da Ursula K. Le Guin, scrittrice di fantascienza che considero come una sorella, e Erica Jong, che ha sottolineato più volte come il romanzo della Alcott abbia contribuito in maniera notevole alla causa femminista, invitando le giovani donne a dar seguito ai loro sogni. Non ho poi potuto fare a meno di notare come le protagoniste di L'amica geniale di Elena Ferrante avessero dei debiti con le sorelle March o come la figura di Jo March abbia spinto la poetessa Gail Marzur a dedicarsi alla scrittura o la scrittrice J.K. Rowling a divenire ciò che è oggi. Non dimentichiamo che la Alcott ha scritto il romanzo in un periodo storico in cui non erano molte le donne a scrivere o a vedere le loro opere pubblicate, anche se ha dovuto acconsentire diverse volte alle richieste del suo editore (prima fra tutte, quella di far sposare necessariamente Jo). Nel rispetto della donna ma anche della scrittrice, ho voluto guardare a ognuna delle sorelle come a un'artista alla ricerca della propria strada: legate da amore e da un profondo cordone affettivo, non nascondono il loro spirito competitivo e la loro voglia di affermazione. Ecco perché mi piace definire il mio Piccole donne come un film sul come si ricorda l'infanzia, sul passaggio del tempo e sull'essere artisti, oltre che un'opera coraggiosamente indipendente".
Il cast
A dirigere Piccole donne è Greta Gerwig, regista, attrice e sceneggiatrice statunitense. Nata nel 1983 a Sacramento, la Gerwig ha studiato in una scuola cattolica femminile prima di interessarsi alla danza e sognare di esibirsi in un musical a Broadway. Laureatasi al Barbard College in Letteratura e Filosofia,… Vedi tutto
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Commenti (15) vedi tutti
Non fedele all'originale, montaggio assurdo, caratterizzazione superficiale dei personaggi. Attori ed attrici di talento non bastano a risolvere un assoluto fiasco. Sconsigliato soprattutto a chi ama questo genere di film e vietatissimo agli amanti del romanzo(i). Voto 4.
commento di ivanobluHa la sfrotuna di arrivare dopo diverse operazioni analoghe, ma ha probabilmente il merito di essere anche la versione migliore di tutte quelle che l'hanno preceduta. Bravi, ottimo film sotto tutti i punti di vista! 9+
commento di BradyUn film mediocre che può essere stato girato da chiunque.
commento di r.237Mediocre questo chiacchiericcio femminile.
commento di gruvierazNon è il mio Genere ma ... si vede una certa cura delle Ambientazioni,dei Vestiti e anche le Attrici fanno il Loro dovere.voto.5.5.
commento di chribio1Evergreen che qua splende di suo.
leggi la recensione completa di tobanisGreta e le altre: le piccole grandi donne del movimento Me Too
leggi la recensione completa di SamHookeyUna buona riduzione del romanzo della Alcott anche se a mio giudizio inferiore alle versioni del '33 e del '94. Il problema principale è una certa sfilacciatura narrativa e anche i raccordi temporali risultano sfasati in quanto la regia ha optato per non invecchiare (ringiovanire) le protagoniste. Sontuoso il cast (Ronan/Watson/Dern/Streep).
commento di Arch_StantonTra balli estenuanti nei salotti bene americani, capricci, cachinni e dispetti, passano due ore un quarto di polpettone al cui confronto anche una qualsiasi telenovela brasiliana potrebbe sembrare un capolavoro.
leggi la recensione completa di barabbovichSette bastano...
leggi la recensione completa di TerenceFletcherGreta Gerwig riconferma un gusto estetico molto raffinato ed una grandissima capacità nel dirigere il cast a disposizione.
leggi la recensione completa di MalpasoNuova versione cinematografica della famosa novella di Luisa May Alcott, con una sorprendente Saoirse Ronan nei panni di Jo March, inquadrata sia nella sua giovinezza che nella sua maturità, Completano il cast Florence Pugh, Eiiza Scanlen e Emma Watson nei panni di Amy, Beth e Meg, e Meryl Streep come zia March.
leggi la recensione completa di Marco PoggiPersonalmente non ne sentivo alcun bisogno di questa nuova rivisitazione un po' rimaneggiata e aggiornata ai tempi nell'assunto (non sempre questo è un bene) del romanzo ottocentesco della Alcott
commento di (spopola) 1726792Ho fatto fatica a rimanere seduto sulla poltroncina della sala fino alla fine della proiezione. Avevo l’impressione di affogare in una indesiderata melassa di dolci sentimenti, sentimentalismi e gigionerie varie, un susseguirsi di sequenze in cui quelle quattro adolescenti rimbalzavano come quattro palline da tennis.
leggi la recensione completa di michemarCinema dalla grande importanza pedagogica, che riesce a trasporre in maniera perfetta il capolavoro di Louisa May Alcott, omaggiando la figura di questa grande donna. Gioioso, ma mai buonista.
leggi la recensione completa di Leman