Regia di Woo-Ping Yuen vedi scheda film
FEFF 21 - UDINE : CONCORSO "elegant martial arts film" La saga tutta arti marziali e botte da orbi, incentrata sulla ormai epica figura del saggio, pacato, ma se, incalzato ed offeso, micidiale ed invincibile maestro d'arti marziali Ip Man, continua ora sotto forma di spinn-off, dedicandosi ad un avversario del celebre esperto combattente: il saggio ed un po' ombroso Cheung Tin-chi, battuto da Ip Man nell'ultima puntata della saga, ed per questo saggiamente ritiratosi a vita mansueta e privata di titolare di piccola bottega e padre affezionato di un grazioso bimbetto in età scolare.
La vita onesta e la tranquilla attività di bottegaio del giovane uomo, vengono tuttavia interrotte, e bruscamente catapultate nel mondo della giustizia fatta in casa, quando l'uomo, nel reagire per difendere due amiche ingiustamente soverchiate da una organizzazione a delinquere intenta a punire una di esse, indebitata oltte ogni possibilità per uso di stupefacenti, finirà per condannare a punizione esemplare l'intera banda di prepotenti trafficanti, dopo aver subito ogni sorta di privazione e malvagità a danno della propria incolumità e della sicurezza della propria piccola o esta attività commerciale.
Caratterizzato da una curiosa ed accurata ambientazione anni '60, l'action un po' puerile e fracassone, si rivela interessante solo per le mirabolanti coreografie di lotta, perfettamente riprese dalla maestria tecnica di un regista noto più come coreografo di spettacolari scene action (sua responsabilità ad esempio, sono i mirabolanti combattimenti al centro del noto e pluripremiato La tigre e il dragone), ovvero Yuen Woo-ping.
E il tenace protagonista Max Zhang sa come giostrare il movimento, coadiuvato da una bella schiera di noti attori e caratteristi abituati soprattutto a scalciare al posto di recitare, tra cui è bello rivedere l'ex Bond girl Michelle Yeoh, ed il corpulento wrestler campione di incassi Dave Bautista. Null'altro di rilevante ne' di veramente determinante, in un filmetto di genere fatto con lo stampino e concepito come una pura operazione da soddisfazione commerciale, in fondo onesta nella sua superficialità senza pretese e quasi disarmante.
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