Regia di F.W. Murnau vedi scheda film
Eigil, un medico, è fidanzato con Helen, una giovane donna dell’alta borghesia ma, disgraziatamente ha molto poco tempo per lei. Quando i due vanno a uno spettacolo di varietà, la ballerina Lily seduce il dottore, spingendolo a rompere il suo fidanzamento. Rifugiatisi in un paese sulla scogliera, la coppia sarà però divisa a sua volta da un pittore affetto da cecità che ha fatto breccia nel cuore di Lily...
Primo film di Murnau giuntoci, è un melodramma. Parte del film è stata riscoperta dopo la seconda guerra mondiale mentre i negativi con tutti gli 85' sono stati trovati solo negli anni '80. Va in realtà detto che secondo alcuni studiosi un qualcosa è comunque andato perso: probabilmente in origine il film era più lungo ma quello che è sopravvissuta è una riduzione (sempre degli anni '20) più adeguata ai gusti del pubblico. Oltre a questo sono spariti tutti i sottotitoli.
Ha avuto un successo di critica, ad esempio Film Kurier lo definì una pietra miliare del cinema, non mancarono però anche giudizi meno positivi come quello di Lotte Eisner la quale ipotizzò che Il cammino della notte fosse stato imposto a Murnau per ragioni economiche e fosse un titolo assolutamente minore.
La recitazione degli attori è assolutamente espressionista, in alcuni momenti quasi esagerata. Menzione per il pittore cieco interpretato da un Conrad Veidt assolutamente credibile.
Ho trovato questo film bello, con alcune riprese splendide come quelle del mare. In alcuni punti è obiettivamente pesante, troppo melodrammatico: avendo quasi 100 anni mi pare sia un peccato veniale.
Sicuramente è un film da vedere, l'ho comunque trovato inferiore sia a Nosferatu che al meravilgioso Faust.
Voto: 7.5/10
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