Regia di Paul Anderson vedi scheda film
Discreto Horror fantascientifico degli anni novanta targato Paul Anderson.
Fantascienza horror degli anni novanta, solo questo poteva far sperare in qualcosa di originale, purtroppo non è stato il caso di Punto di non ritorno, film datato 1997 e diretto da Paul Anderson regista di film come Mortal Kombat forse il suo peggiore e la saga di Resident Evil, e dove merita menzione il più riuscito Death Race.
L'originalità non è il punto forte del film questo lo hanno detto e scritto già in molti, ma io personalmente ho fatto fatica a trovarne un in particolare che lo rendesse appetibile e dall'aspetto positivo, la trama non è innovativa, dove ci troviamo per l'ennesima volta in una navicella spaziale, composta dal classico team, con il burlone, la bella ragazza, il dottore, il ragazzo, il duro e infine il capitano della suddetta nave, interpretato dal bravo Lawrence Fishburne il migliore del cast insieme al collega Sam Neil che invece ha il ruolo del dottore .
Oltre alla trama, ho notato delle pecche nella cura degli effetti speciali, che sembrano troppo banali per la portata del film vedendo anche il cast con attori che hai tempi erano al loro apice, anche le scenografie non sono ottime, mentre ho trovato buone le prove del cast e il finale del film dove quello che sembrerebbe un happy end, invece non è altro che un sogno o un miraggio della propria mente, come fu sviluppato in futuro il finale di The Descent.
Parlando del genere di cui tratta, non siamo minimamente ai livelli dei massimi esponenti come lo sono e resteranno per l'eternità lavori come Alien di Scott e la Cosa di Carpenter, non riesce nemmeno a equivalersi con lavori come Sfera del 1998 e Mimic di Guillermo Del Toro, quindi in sostanza è un film discreto, con qualche scena tesa e ben riuscita, per il resto un lungometraggio che non resterà per molto tempo nella memoria di chi lo ha visto.
Per finire questa mia breve parentesi su questo lungometraggio targato Anderson, mi sarei aspettato qualcosa di più coinvolgente, qualcosa che mettesse un minimo di curiosità allo spettatore, invece mi sono ritrovato dinnanzi ad un film troppo pieno di se, per niente originale e che non lascia nulla, oltre ad un buon finale, e menomale, perchè se anche il finale sarebbe stato sullo stesso piano dello svolgimento ci ritroveremmo tra le mani uno dei peggiori film del genere degli anni novanta, Anderson per questa volta ti sei salvato ....
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