Regia di James Cameron vedi scheda film
Rivedendolo a distanza di anni ha perso parte del suo appeal, senz'altro per la primitività degli effetti speciali: modellini e sfondi finti sono palesi e talvolta imbarazzanti al punto da ledere la credibilità delle immagini.
La sceneggiatura però è abile ed avvincente e tiene ancora alta l'attenzione soprattutto nelle seconda parte dove prevale l'azione.
Abbastanza fedele la ricostruzione storica dell'affondamento, con brevi cenni ai colpevoli, innecepibile la scenografia del transatlantico, lussuoso e misero al tempo stesso a seconda degli ambienti, belli i costumi d'epoca.
L'inserimento di inserti del presente crea un efficiente contrasto tra la freddezza della scienza che studia il relitto come qualcosa di morto e il racconto di una sopravvissuta per la quale la tragedia è in qualche modo ancora viva, almeno nei ricordi.
La vicenda d'amore contrastato è prevedibile e all'epoca il suo epilogo fu sbandierato ai quattro venti, tanto da risultare inevitabile al momento della visione.
Comunque appassiona per la bravura degli interpreti, la Winslet su tutti.
Ormai mitica, ma in certi punti è fastidiosa la sua ripetitività.
Ottimo lavoro di incastro tra riprese diverse per tono, prospettiva e lunghezza; ha dato vita a sequenze memorabili.
Secondo me uno degli 11 oscar sarebbe dovuto andare a lei, l'anima del film: fulgida, impetuosa, dolce, forte, in una parola emozionante.
Bravo, ma non mi ha particolarmente entusiasmata.
Ha la faccia antipatica, che altro può fare?
Porta una ventata di buonumore e schiettezza.
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