Regia di James Cameron vedi scheda film
Nel 1912 salpa da Southampton, alla volta degli USA, un transatlantico (o meglio subatlantico), ritenuto da tutti abbastanza inaffondabile. Il capitano Smith, tuttavia, fa quanto in suo potere per dimostrare infondata l’assurda diceria, tipo buttando via i binocoli, mettendo Mister Magoo sulla tolda di trinchetto (dubito che la tolda di trinchetto esista, ma mi piaceva scriverlo) e basando la rotta sulla lettura dei tarocchi del mago Anubi di Livorno. Nella catastrofe totale, successiva all’urto contro un iceberg, spicca il valore di un giovane passeggero, squattrinato pittore di donne ignude, che mi pare chiamarsi Leonardo Di Caprio: mentre le acque oceaniche invadono impetuose il natante, lui tromba la fidanzata di un riccone, salva la vita ad un bambino, segna un gol in sforbiciata da centrocampo (al ralenti), risolve un’equazione logaritmica in base 27, vince il Festival di San Remo e debella per sempre la peronospora. E tutti questi fatti, assolutamente veri, sono raccontati da una signora di circa 104 anni, che pare la moglie del Piccolo grande uomo.
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