Regia di James Cameron vedi scheda film
Inutile dire che "Titanic" è un kolossal. Lo è sin dal titolo, titanico. 11 Oscar e qualche decina di altri premi, ma, soprattutto, una valanga di spettatori e una cascata di lacrime. Il film che più ha spezzato i cuori degli anni '90 -insieme, ovviamente, al meno fastoso ma più bello "I ponti di Madison County"- ha tutti gli ingredienti del kolossal d'autore: una regia di Jasmes Cameron intimista ma di ampio respiro, una sceneggiatura di ferro che si dilunga senza patemi per tre ore e passa, una storia d'amore trascinante, un tripudio di effetti speciali all'avanguardia e mai invadenti, un cast perfetto e molto omegeneo. E poi la fotografia che alterna colori caldi e rassicuranti per tre quarti di film per poi cambiare brutalmente con colori freddi e gelidi per il naufragio. Sfarzo e lusso ovunque, ma anche umanità. Gli ultimi tre quarti d'ora, col naufragio e la morte di Jack, sono travolgenti e il suicidio del comandante non si dimentica facilmente. E il finale con Rose vecchia che butta il cuore dell'oceano fa tenerezza. Fa piangere lacrime amare in una distesa d'acqua enorme e angosciosa. Kolossal sì, ma con l'anima.
OK, ma Celine Dion che acnta "My earth will go on" non si dimentica.
Voto: 9.
La migliore del cast. Una presenza ironica e affettuosa, ma che rivela, nel finale, una tragicità insospettabile.
Uno dei cattivi più viscidi ed arrivisti della storia del cinema.
Con questo film ebbe la definitia consacrazione, ma il successo, amplificato ed esagerato, non gli giovò molto. Bravissimo.
Minimalista, appassionata, caparbia, sensibile. In splendida forma (anche nuda). Oscar mancato.
Perfetta. Intimista e ariosa. Oscar!
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