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In & Out

Regia di Frank Oz vedi scheda film

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La recensione su In & Out

di cheftony
8 stelle

A Greenleaf, classica piccola cittadina dell'Indiana, sta per celebrarsi a giorni un matrimonio a lungo atteso, quello fra l'insegnante Emily (Joan Cusack) e il collega Howard (il solito, bravissimo, Kevin Kline).
Mentre genitori, parenti, amici sono tutti in fremito già da una settimana prima delle nozze, a Hollywood si celebra la Notte degli Oscar; vince come migliore attore, con un'orrenda performance su un militare gay, l'emergente giovane, proveniente proprio da Greenleaf, Cameron Drake (Matt Dillon), che decide di ringraziare davanti a tutti per l'ispirazione il suo ex-professore Howard, dichiarandolo gay in mondovisione.

Cascano innumerevoli braccia a Greenleaf...

Giornalisti sciamanti accorrono per scoprire chi sia l'uomo citato dal nulla ad un discorso d'accettazione di un premio Oscar, un uomo sconcertato, come d'altronde tutta la comunità, dall'essere erroneamente dichiarato gay di fronte al mondo intero. Irrompe sulla scena anche un giornalista gay (interpretato da un Tom Selleck oscenamente privo del consueto baffone ma comunque simpaticissimo), determinato a far scoprire ad Howard la sua vera natura prima di tradire se stesso e tutti gli altri con le nozze...

Frank Oz, specialista delle commedie, gira quello che è stato definito "il primo film gay per famiglie", definizione che calza perfettamente. Il film è brioso per tutta la sua durata, sorretto da buoni interpreti e da una sceneggiatura che impedisce di sfociare nel ridicolo, nel patetico o nella banalità, mantenendo il tutto sui binari giusti, senza pretendere particolari ambizioni se non quella di far ridere senza volgarità; In & Out prende bonariamente in giro alcuni tipici canoni dell'omosessualità, così come sferza duri colpi all'ottusa omofobia, riuscendo tuttavia a conservare un tono leggero e fondamentalmente disimpegnato, nonostante la netta presa di posizione.
In definitiva, una commedia molto ben riuscita e che invecchia più che bene; da ricordare alcune scene già cult, come il bacio (innocuo) fra Selleck e Kline e la scena dell'audiocassetta per testare la propria virilità, che obbliga il povero Howard a non ballare sulle note di I Will Survive, ricordandogli che un uomo non balla!
"Pensa a John Wayne, ad Arnold Schwarzenegger. Arnold non balla! Riesce a malapena a camminare."

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