Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Quasi inguardabile.
Vado controcorrente. Il film fu candidato all'Oscar come miglior sceneggiatura e Newman, assente alla premiazione (sara' stato un caso?...) vinse l'Oscar.
Francamente per me il film è quasi inguardabile. Regia piatta e impersonale, come del resto gli stessi personaggi, la cui caratterizzazione è certamente incompleta. Mancanza di una o piu' sottotrame ben delineate, dialoghi spesso da quattro soldi, fotografia e scenografia al risparmio, caratteristi ridicoli. Troppe volte incomprensibile o perlomeno non chiaro.
Finale (climax) senza forza, ne pathos, ne bellezza. Battuta finale di Paul Newman da B-movie. Mi chiedo come abbiano fatto a candidare questo script all'Oscar...
Manca di mordente, di ritmo, di momentum (forza propulsiva del film). Film che si regge sugli attori, anche se Tom Cruise non è ancora maturo e Paul Newman recita al minimo sindacale.
Personalmente non amo e non sopporto lo stile di Scorsese. Ovvio che so' bene chi sia, cosa abbia diretto e l'immensa opinione che si ha di lui nel cinema.
Invito a rivedere "Lo spaccone", di cui il colore dei soldi dovrebbe essere il sequel, e poi giudicare...
Per chi volesse vedere un film sullo scontro generazionale fra talenti del gioco (poker in quel caso) davvero grande, scritto, diretto e interpretato da Dio, suggerisco "Cincinnati Kid", con, fra gli altri, Steve McQueen e l'immenso Edward G. Robinson, diretto nientemeno che dal grande Norman Jewison (La calda notte dell'ispettore Tibbs, Il caso Thomas Crown, Jesus Christ Superstar, Stregata dalla luna ecc.). Alla faccia di Scorsese.
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