Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
Sequel sostanzialmente inutile di Lo spaccone (1961) di Rossen: mostra un Eddie Felson invecchiato ma ancora malato di biliardo, che in pratica assume il ruolo che era stato di George C. Scott nell’originale, diventando il manager di un giovane promettente ma grezzo e irruento (viene ritoccata solo la percentuale, che diventa meno esosa: dal 75 al 60 %). Fra i cosiddetti Oscar “di riparazione”, quello toccato a Newman per questo film è fra i più inqualificabili: l’attore è bravissimo, certo (la sua superiorità rispetto a Cruise è imbarazzante), ma lo ha dimostrato meglio in mille altre occasioni. Do tre stelle solo in mancanza di un voto più adeguato: con i criteri del Mereghetti, sarebbe un pallino (quello che indica i flop d’autore). Da ricordare la bella canzone di Phil Collins One more night sui titoli di testa.
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