Regia di Robert Guediguian vedi scheda film
Marcus e Jeannette è una favola realistica, ma non troppo (scritta dal regista stesso con la collaborazione di Jean Louis Milesi) che narra una delicata storia d’amore che è poi un tenero racconto che mescola commedia e melodramma fra immigrazione e degrado, ambientato tra i poveri che abitano il quartiere popolare di Estaque a Marsiglia, una contestualizzazione “geografica” che qui è molto più di una cornice, poichè diventa l’elemento propulsore della storia, la materia indispensabile per fornire il quadro asciutto e corposo, totalmente privo di retorica - e soprattutto scevro da tentazioni di demagogia populista sempre in agguato in queste circostanze - delle “solidali emarginazioni suburbane” su cui si concentra l’affettuoso sguardo del regista.
Guédiguiam è bravissimo nel mettere in scena questo mondo di emarginati sfruttati dal lavoro e dalla vita, circoscritto principalmente dentro gli angusti spazi di un cortile popolare dove i casi dell’amore si mescolano con le discussioni politiche (il Mereghetti). Una rappresentazione “minimale” fortemente empatica, che ha fortissimi “legami” dichiarati col cinema di Pagnol e Renoir, dove l’incanto e la “magia” scaturiscono proprio dalla bravura con la quale il regista riesce ad amalgamare fra loro i vari registri narrativi, aiutato in questo dalla carismatica presenza dei suoi bravissimi attori (Ariane Ascaride e Gérard Meylan soprattutto) che entrano con innamorata aderenza dentro i i panni dei loro personaggi rendendoli così credibili e palpitanti.
Marcus è il guardano di un cementificio in disuso; Jeannette un cassiera che con il suo striminzito stipendio cerca di campare meglio che può cin i suoi due fugli (avuti da due differenti relazioni sentimentali). Si incontrano, si innamorano, ma la loro relazione rischierà di naufragare, se non fosse per il partecipe aiuto degli invadenti vicini di casa, simpatico ed azzeccato coro che fa da cornice appropriata fra liti familiari e confidenze amene.
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Sono affezionatissimo a questo film che mi ha permesso di scoprire il talento di Guediguian,regista che personalmente adoro ma chenon ha mai riscosso il successo meritato... il film suo che adoro di più è La ville est tranquille...se non l'hai visto telo consiglio perchè merita....nonostante Mereghetti....
Amore a prima vista anche per me nel 1997
... condivido pienamente il tuo amore per questo regista, Emidio: di ciò che è arrivato in Italia della sua produzione praticamente ho visto tutto, anche per il momento inedito L'armée du crime che ha serie difficiltà a trovare un distributore in Italia e che io ho visto grazie al minfestival del Cinema francese "France Odeon" di qualche settimana fa (vedi ciò che ho scritto al riguardo proprio in questi giorni). Anche io come te, trovo che La Ville est tranquille sia una delle cose migliori che ha fatto (se non la migliore) insieme a Le Passeggiate al Campo di Marte. Per questo regista... meglio confrontarsi con il Morandini che è più oggettivo del Mereghetti (a proposito: sembra che ci sia stata una furiosa litigata fra il Mereghetti e la Baldini e castoldi che sta mettendo in forse l'uscita del dizionario aggiornato al 2010 (Mereghetti è alla disperata ricerca di un editore "sostitutivi" ma ancora il problema non credo sia stato risolto.
Anche io Valerio adoro questo regista
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