Trama
Margit è nata nel 1931 in Sassonia, Irina nel 1945 in Siberia, ma si è poi trasferita con il marito in Germania. Fra realtà e finzione, le loro biografie sono accomunate da due trafiletti di cronaca sui giornali: "Non dà nell'occhio", "Ha vissuto reclusa nella sua casa" scrive il Göttinger Zeitung di Margit. Una donna "anonima", che non usciva mai dal suo appartamento: così dieci anni dopo l'Hamburger Abendblatt descrive Irina. Entrambe risucchiate nel ruolo di madri, casalinghe e mogli, assurgono agli "onori" della cronaca per aver ucciso i loro mariti. Il regista Alex Gerbaulet immagina le esistenze delle due donne senza mai mostrarle, attraverso le immagini di interni domestici e una narrazione dei frammenti delle loro vite prima degli omicidi - quel risveglio violento dallo stato "dormiente" di persone determinate dagli altri.
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