Regia di Ivano De Matteo vedi scheda film
Nella provincia veneta un ragazzo rumeno viene ucciso all’interno della villetta di una famiglia benestante. Tutti i personaggi della vicenda – compreso il poliziotto che indaga sull’omicidio – sembrano voler scaricare le responsabilità sulla vittima.
Il titolo un po’ frivolo non vi inganni: Villetta con ospiti è un altro ottimo colpo messo a segno da Ivano De Matteo, forse la migliore regia fino a questo punto della sua carriera, anzi. Eliminando subito i punti più spinosi o problematici dell’opera, si può rilevare che l’ambientazione nella provincia veneta per poter parlare di razzismo è ormai palesemente abusata, e soprattutto che trascinare un cast tanto eterogeneo per provenienza regionale (il napoletano Massimiliano Gallo, il milanese Bebo Storti, i romanissimi Vinicio Marchioni e Marco Giallini) in tale contesto geografico è una forzatura un filo eccessiva. Ma per quanto riguarda l’intreccio e le riflessioni che scaturiscono dalla sceneggiatura che il regista firma insieme a Valentina Ferlan, si può dire soltanto bene, eccome: Villetta con ospiti è un film snello (ottantacinque minuti di durata in tutto, titoli di testa e di coda compresi) dalla narrazione lineare e senza fronzoli, che mette in scena un affresco credibile dell’Italia del 2020 sfociando in un finale thriller e amorale nella scia delle migliori opere di satira e al contempo di denuncia della tradizione nostrana (si pensi a Un borghese piccolo piccolo di Monicelli o a In nome del popolo italiano di Risi). Bene anche la resa estetica, con fotografia di Maurizio Calvesi e musiche di Francesco Cerasi in testa. Nel cast compaiono inoltre due attori rumeni, per esigenze di copione (Cristina Flutur e Ioan Tiberiu Dobrica), una realmente veneta, Michela Cescon, e una veneta ‘acquisita’ d’eccezione, la notevole Erika Blanc in una caratterizzazione riuscitissima. 6,5/10.
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