Regia di John Cassavetes vedi scheda film
Cosmo Vitelli è un "american dreamer",a modo suo,si è tirato su un locale sordido quanto si vuole,ma ha pagato i debiti per crearlo,e si gode il suo status di imprenditore con belle donne,cene in bei ristoranti e la limousine con autista:quando contrae un debito di gioco pesante,si ritrova in un notevole guaio.Quella è gente che non scherza,e mette in trappola tutti coloro che si arrischiano troppo:a lui,per decurtare le migliaia di dollari che deve al casinò,commissionano un delitto,c'è da far fuori un altro personaggio di bassa lega,e Vitelli si ritrova a dover scegliere se perdere tutto o eseguire l'incarico affidatogli. Noir a proprio agio nell'era in cui è stato girato,di cui riporta genuinamente l'aria del tempo,e insaporisce di colori e atmosfere il racconto,"L'assassinio di un allibratore cinese" è l'occasione per John Cassavetes di realizzare un film di genere che mantenga un'impronta autoriale consistente,sappia tenere lo spettatore desto con la discesa ad un inferno personale di un uomo che non si è saputo gestire,ma ha provato a rendere reali i suoi,per quanto opinabili e anche vagamente squallidi,sogni.Ben Gazzara si conferma anche qui uno degli interpreti più intonati,e forse anche sottovalutati,della propria generazione,donando al protagonista la luce intelligente del proprio sguardo e la durezza dei tratti che si accompagna ad improvvisi squarci di sensibilità del personaggio:d'intorno,brilla lo scuro splendore di Azizi Johari,di una bellezza stordente.Il film è uscito nel 1980,ma è stato realizzato quattro anni prima:i progetti di Cassavetes avevano spesso problemi finanziari,purtroppo.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta