Cosmo Vitelli, fondatore, direttore e, conseguentemente, padrone del "Crazy Horse West", è felice perché ha finito di pagare l'ultima rata agli strozzini che gli hanno prestato il denaro per realizzare il suo sogno. Accompagnato da tre delle sue ragazze si reca in una casa da gioco dove, nel corso di una sfortunata partita, perde 23 mila dollari. L'uomo è convinto di riuscire a pagare il debito con gli introiti del locale. Ma Cosmo non sa di essere finito nelle mani di una banda capeggiata dal boss John...
Note
Sulla base di una storia poliziesca Cassavetes gioca a destrutturare il cinema con rallentamenti d'immagine, sgranature e riprese a mano nel più puro stile "informale".
Gli stilemi del thriller e del noir vengono deformati in modo antispettacolare e anarcoide dal grande Cassavetes. Sembra cinema allo stato grezzo, in realtà è cinema allo stato puro. Lo sguardo magnetico di Ben Gazzara è impagabile. Voto: 8 d'essai
Cassavetes rallenta il ritmo del noir con impavida noncuranza. Gli ingredienti ci sono tutti : locale con spogliarelliste, sale da gioco fumanti, debiti di gioco e cattivi che ambiscono ad allargare il giro. Ma si aggiungano poi le inquadrature sgranate e la macchina a spalla. Per uno stile che ha fatto tanta scuola e nessun erede riconosciuto.
Gazzara è il ‘one-man show’ del film, dal viso talmente espressivo che con la sola mimica fa capire tutto (fu definito dalla critica il nuovo Bogart), padrone di uno squallido Crazy Horse dei poveri con ballerine da quattro soldi, frequentato da vecchi ma pericolosi mafiosi. Antieroe a suo modo onesto perché non accetta compromessi.
"Sono solo pezzi di carta". Così Cosmo Vitelli, il protagonista di questo splendido film di Cassavetes, definisce i soldi. Che questi ultimi siano soltanto “pezzi di carta” è vero, anzi verissimo. Peccato però che a causa di questi famosi “pezzi di carta” si possa anche morire. Soprattutto se ti capita di contrarre un debito di gioco con un gruppo di mafiosi. Vero, Cosmo Vitelli? Hai… leggi tutto
certamente x la prima buona mezz'ora di visione ci si gira i pollici poi,incomincia a muoversi anche discretamente tra gran belle tipe,soldi e ...soldi.Pero' devo dire che il film si merita come voto 7. leggi tutto
pseudo-noir sonnolento, che poggia (?) su di una sceneggiatura sbrindellata, fragile, inconsistente. Il ritmo e' lasco e Ben Gazzara e' molto meno bravo di quanto non si dica. Dopo una discreta prima parte, il film diventa noioso oltremodo. Fiacco, banale, sconclusionato. Il cinema di Cassavetes (questo va detto) avra' pure portato un aria nuova nel cinema americano, ma spesso ha dovuto anche… leggi tutto
Gena Rowlands, la grande attrice che con la regia del marito fu interprete di sette film di cui almeno tre apprezzatissimi, ha ora 91 anni.
Nel 2016 le è stato assegnato un Oscar onorario alla…
Come al solito, ecco, ordinati secondo anno di uscita, gli ultimi Film visti.
Serie TV concluse:
- 1a Euphoria;
- 1a Unorthodox;
- 1a Watchmen;
- 2a Big Little Lies;
- 3a Scrubs.
IL CINEMA AI TEMPI DELLA QUARANTENA
Nella California degli anni '70, Cosmo Vitelli gestisce un piccolo locale di spogliarelli e numeri sexy che incontra un certo successo di clientela. Unico vero problema dell'uomo è che egli ha il vizio incontenibile del gioco, che lo porta spesso ad essere dipendente di strozzini che lo costringono a fare i salti mortali per riuscire a saldare i…
Cosmo Vitelli (Gazzara) e' il proprietario del Crazy West,un locale di striptease a Los Angeles.Regista e ideatore della sua rivista,fidanzato con la piu' sensuale delle ragazze,Cosmo ha una passione per il gioco che finira' per metterlo nei guai con la mafia della West Coast.Lontano dallo sperimentalismo del primo Cassavetes,anche questo film non sfugge ad alcuni assunti fondamentali che…
Cosmo Vitelli si definisce "un uomo in gamba". E' il proprietario del "Crazy Horse", night club di basso livello. Se ne va in giro con la sua limousine e le tre spogliarelliste del suo locale. Dopo una partita a poker, contrae un debito di 23.000 dollari con dei mafiosi, che gli chiedono in cambio un "favore". Assassinio di un allibratore cinese (The Killing of A Chinese Booking)…
Cosmo Vitelli è un "american dreamer",a modo suo,si è tirato su un locale sordido quanto si vuole,ma ha pagato i debiti per crearlo,e si gode il suo status di imprenditore con belle donne,cene in bei ristoranti e la limousine con autista:quando contrae un debito di gioco pesante,si ritrova in un notevole guaio.Quella è gente che non scherza,e mette in trappola tutti coloro che si arrischiano…
"Sono solo pezzi di carta". Così Cosmo Vitelli, il protagonista di questo splendido film di Cassavetes, definisce i soldi. Che questi ultimi siano soltanto “pezzi di carta” è vero, anzi verissimo. Peccato però che a causa di questi famosi “pezzi di carta” si possa anche morire. Soprattutto se ti capita di contrarre un debito di gioco con un gruppo di mafiosi. Vero, Cosmo Vitelli? Hai…
Dopo la stagione classica - generalmente racchiusa tra il 1941 e il 1958 - il noir si è aperto a riformulazioni di varia natura, prendendo traiettorie sperimentali (Assassinio per contratto), assimilando…
Voto 7,5. Un gioellino di Cassavates questo raffinato gangster movie esistenzialista, che salva alcuni degli stereotipi del genere e poi inserisce contenuti personalissimi, atipici. I siparietti e le dinamiche da basso avanspettacolo del personale del locale sono molto efficaci. Gazzara in parte perfetta. Visto nella versione italiana scorciata di c.ca 90 minuti, finale sincopato.…
300 metri di lunghezza, circa 11 minuti di durata: ogni rullo di pellicola sviluppa uno o più frammenti di narrazione cinematografica. Bobina su bobina, il film si costruisce progressivamente accumulando temi e…
Cosmo Vitelli, il protagonista di questo Assassinio di un allibratore cinese, è un personaggio sconcertante: apparente mediocre, ma capace di un gesto di inaudita freddezza ed estremo coraggio come quello di eliminare uno sconosciuto (introducendosi di nascosto in casa sua, per di più). Ama (godere del) la vita, eppure quasi la disprezza con l'incoscienza di chi si getta in azioni…
Cassavetes riesce prodigiosamente a fondere il realismo più ardito con un collage di suggestioni stravaganti ed effimere: la verità nuda e cruda, fatta di carne e desiderio, arriva comunque a tingersi delle avvolgenti tonalità del noir - ossia della sua brutale malia e delle sue subdole contraddizioni - come una spogliarellista in uno spettacolo fatto di seducenti doppi…
Non so se Enrico Ghezzi e Fuori orario siano stati già glorificati abbastanza in altre playlist.Secondo me è doveroso ringraziare un personaggio come Enrico Ghezzi e la sua tribù di Fuori…
Lunga vita a Enrico Ghezzi e a Fuori Orario.La versione che ho visto di questo film è quella da 130 minuti circa,quindi quella voluta dal regista(una domanda ma uesto film è del 1976 o del 1980?).Cassavetes con questo film si diverte a destrutturare,minandoli alle fondamenta,il gangster movie e il noir.Alla maniera dello Scorsese di Mean Streets sguazza letteralmente in…
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Commenti (7) vedi tutti
Arte allo stato puro, poche volte mi sono ritrovato davanti un opera di questo livello, forse il migliore di Cassavetes.
commento di frankdeniroGli stilemi del thriller e del noir vengono deformati in modo antispettacolare e anarcoide dal grande Cassavetes. Sembra cinema allo stato grezzo, in realtà è cinema allo stato puro. Lo sguardo magnetico di Ben Gazzara è impagabile. Voto: 8 d'essai
commento di ProfessorAbronsiusCassavetes rallenta il ritmo del noir con impavida noncuranza. Gli ingredienti ci sono tutti : locale con spogliarelliste, sale da gioco fumanti, debiti di gioco e cattivi che ambiscono ad allargare il giro. Ma si aggiungano poi le inquadrature sgranate e la macchina a spalla. Per uno stile che ha fatto tanta scuola e nessun erede riconosciuto.
commento di Peppe ComuneGazzara è il ‘one-man show’ del film, dal viso talmente espressivo che con la sola mimica fa capire tutto (fu definito dalla critica il nuovo Bogart), padrone di uno squallido Crazy Horse dei poveri con ballerine da quattro soldi, frequentato da vecchi ma pericolosi mafiosi. Antieroe a suo modo onesto perché non accetta compromessi.
commento di marco biper me questo film ha solo un solo pregio l'interpretazione di ben gazzara, per il resto lasciamo perdere.
commento di wang yuUn film molto lento e asciutto, girato nello stile nervoso tipico di Cassavetes. Un racconto che non impone una morale, ma piuttosto la suggerisce.
commento di juliancasablancasfilm magistrale per la sua lentezza.Molto intenso.
commento di IVANSELVA