Al suo esordio dietro la macchina da presa Kim Min-ho con oculatezza costruisce un solido film d'azione attorno al grandioso e amatissimo Ma Dong-seok (ormai "semplicemente" Don Lee) il tutto confezionato da una sceneggiatura -sempre curata dal regista, consuetudine in Corea- coerente e rivolta soprattutto all'amaolgamazione dei generi; certo il nostro esordiente preferisce non osare più di tanto ma conoscendo le logiche produttive locali non possiamo dargli torto (da loro esordire è semplice però se non incassi difficilmente riprendi in mano la camera XD).
Il film inizia come una tranquilla commedia abbastanza buffa nel vedere il muscoloso Don Lee in veste di pescivendolo, poco dopo si inseriscono tracce di noir alla coreana con un cattivo bello tosto oppure segmenti da dramma di coppia con la moglie del protagonista indebitata fino al collo. Comunque tranquilli dopo un po' Don Lee prende in mano la situazione e schiaffeggia tutti (secondo me due sberle se l'è prese pure il regista).
Unstoppable non è assolutamente tra i film più meritevoli degli ultimi anni ma intrattiene alla grande; il regista gestisce bene la tensione puntando molto sulla detection (altro elemento fondamentale del noir locale) con una regia elegante valorizzata da un uso centellinato ed azzeccato della macchina a spalla che testimonia molto bene l'ansia e l'angoscia dei soggetti coinvolti.
Tornando sulla scrittura è possibile notare due aspetti interessanti; il primo riguarda una classica rappresentazione negativa delle forze dell'ordine (inette ed impreparate) mentre il secondo coinvolge il villain, il quale dopo aver rapito la moglie del protagonista, chiama quest'ultimo "regalandogli" un borsone pieno di soldi, azione sintomatica del capitalismo sfrenato: il denaro compra tutto.
Detto questo la scena più bella la troviamo verso la fine; Don Lee ha raggiunto il covo dei cattivi ed iniziare a tirare schiaffi a destra e a manca, a questo punto l'attenzione si sposta nell'ufficio di un dirigente (in quel momento il cattivo più "potente") abbastanza sconvolto da una serie di rumori talmente forti da far tremare i muri della stanza (fuori campo Don Lee sta schiaffeggiando il mondo) ed il climax si raggiunge con il pugno destro di Lee che penetra di botto la porta dell'ufficio.
Concludo riportando due veloci considerazioni di Darcy Paquet:
«Unstoppable è esattamente quel che ci si aspetta che sia: un film piacevole, cinetico, con un po’ di umorismo e una bella dose di sentimento. Non si avventura in nuovi territori, e non sovverte alcuna convenzione di genere, ma non per questo il risultato finale è meno soddisfacente».
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