Trama
In un futuro prossimo, un sottomarino francese si trova in una situazione di crisi. Il comandante Grandchamp, il vice D'Orsi e Chanteraide, esperto di sistemi acustici, tentano di trovare una soluzione quando l'origine della crisi diventa sempre più misteriosa. Un suono difficile da individuare mette Chanteraide in condizione di disobbedire agli ordini dei superiori per indagarne le origini.
Approfondimento
WOLF CALL - MINACCIA IN ALTO MARE: L'UNIVERSO MISTERIOSO DI UN SOTTOMARINO
Diretto e sceneggiato da Antonin Baudry, Wolf Call - Minaccia in alto mare racconta la storia di Chanteraide, un giovane uomo ha il raro dono di riconoscere ogni suono che sente. A bordo di un sottomarino nucleare francese ogni cosa dipende da lui, "l'orecchio d'oro". Tutti lo reputano il migliore, finché un giorno non commette un errore che mette l'equipaggio in pericolo di vita. Per cercare di recuperare la fiducia dei suoi compagni, finirà per mettersi in una situazione ancora più drammatica. Nel mondo della dissuasione nucleare e della disinformazione, si ritroveranno tutti intrappolati in un ingranaggio incontrollabile.
Con la direzione della fotografia di Pierre Cottereau, le scenografie di Benoît Barouh, i costumi di Mimi Lempicka e le musiche di TomandAndy, Wolf Call - Minaccia in alto mare viene così raccontato dal regista: "L'universo dei sottomarini è misterioso e fondamentalmente umano. Nel microcosmo di questo sottomarino tutte le questioni della vita vengono esasperate: la fiducia negli altri, il rapporto dell'individuo con la gerarchia, il modo in cui si prendono le decisioni, l'interpretazione dei segni, lì dentro diviene tutto una questione di vita e di morte. L'universo dei sottomarini è poetico, e quindi è anche cinematografico. È caloroso, pericoloso, confortante, uterino. Porta dentro di sé l'origine del mondo - la sofferenza originale dell'uomo - e anche la sua fine".
"Invisibile e silenzioso io porto la morte, è il motto dei sottomarini nucleari", ha aggiunto il regista. "Questo film esplora un soggetto poco noto: quello della dissuasione nucleare e dei suoi complessi meccanismi. Amo i mondi poco conosciuti, invisibili e misteriosi. Quando ho avuto modo di immergermi con un sottomarino per diversi giorni, sono rimasto come paralizzato. Hai l'impressione di trovarti dentro al ventre di una balena. I macchinari sembrano degli organi. Gli equipaggi si conoscono intimamente. È un microcosmo della società, nel quale tutte le cose che separano la gente in superficie – la religione, la politica, le origini – non esistono. Conta solo la solidarietà, il coraggio, il fatto di poter reagire insieme. Allo stesso tempo, il mondo dei sottomarini nucleari è un universo duro, in cui c'è in gioco la dissuasione nucleare, l'auto-annichilimento della specie umana. Ho voluto cercare di capire questo paradosso: si addestrano alla guerra affinché non accada; è il principio della dissuasione, che caratterizza la dottrina francese della difesa. È qualcosa di molto particolare".
"Di base - ha concluso il regista - volevo scrivere una storia d'amore. Amare una persona all'estremo significa essere pronti a morire per lei. Che cosa succede quando la ragione vi porta a dover uccidere quella persona per impedirle di commettere un atto terribile? Nessun'altra situazione permette di mettere in scena questo tema così bene quanto due sottomarini tagliati fuori dal mondo, e impossibilitati a comunicare tra di loro".
Il cast
A dirigere Wolf Call - Minaccia in alto mare è Antonin Baudry, sceneggiatore e regista francese conosciuto anche con lo pseudonimo di Abel Lanzac. Nato nel 1975, Baudry ha mosso i primi passi nel mondo della politica dopo aver portato a termine gli studi al Politecnico di Parigi. Nel 2004 è diventato consulente di… Vedi tutto
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Commenti (5) vedi tutti
I francesi riescono a rendere noioso anche un film d'azione sui sottomarini. CVD
commento di MovieMakerDue ore di tensione e buon intrattenimento....d'obbligo per i fan del genere.
leggi la recensione completa di tobanisIl film non è male, ma se le informazioni in esso contenute hanno la stessa attendibilità della citazione iniziale: "Ci sono tre tipi di uomini: i vivi, i morti, e quelli che vanno per il mare" di Platone, ma attribuita ad Aristotele... stiamo freschi.
commento di gruvieraz...sommergiibili francesi coinvolti nel tentativo terroristico di scatenare una guerra nucleare. Da non perdere per chi ama i film con sommergiibili...
leggi la recensione completa di fratellicaponeFilm di guerra ambientato nelle profondità del mare, dove due sottomarini francesi si ritrovano a battagliare fra loro. Ad evitare il peggio c'è un tecnico capace di riconoscere suoni e rumori impercettibili con il sonar. Buona la prova del giovane protagonista, François Civil, seguito a ruota dal marinaio Omar Sy e dal capitano Mathieu Kassovitz.
leggi la recensione completa di Marco Poggi