Regia di Valerio Zurlini vedi scheda film
Dal capolavoro di Dino Buzzati Valerio Zurlini trasse nel 1976 questa ottima riduzione cinematografica che, pur con le licenze inevitabili in una trasposizione da libro a schermo, rispetta in modo assoluto lo spirito del libro. In questa operazione largo merito va attribuito agli attori coinvolti, tutti protagonisti di interpretazioni di altissima qualità.
Veramente azzeccata poi la scelta della location, la fortezza iraniana di Arg-e-Bam è veramente la materializzazione della fortezza Bastiani (nel film Bastiano) così come ce l'eravamo immaginata leggendo il libro.
Lo spettatore, così come il lettore del libro, si trova ben presto coinvolto nell'ambigua atmosfera di attesa che pervade la narrazione, fino a capire che i Tartari non arriveranno mai e che quella che abbiamo letto nelle pagine del libro così come quello che abbiamo visto nelle immagini filmiche è la metafora della vita, anche della nostra, sempre in attesa di quell'evento che riesca a strapparci dai binari di una quotidianità anonima.
Le grandi aspirazioni dell'uomo annichilite dallo scorrere della vita, la volontà di cambiare ciò che ci circonda spesso erosa dal passaggio inesorabile del tempo e da una inconscia quanto potente ricerca di abitudini, che quanto più disprezziamo tanto più amiamo.
Il giovane sottotenente Giovanni Battista Drogo raggiunge in prima nomina la Fortezza Bastiano posta a i confini settentrionali dell'Impero a guardia di un deserto che prende il nome dai Tartari passati di lì secoli prima. Sembra solo un primo passaggio in una brillante carriera militare. Ma ben presto il giovane ufficiale resta invischiato nella quotidianità della vita della Fortezza e soprattutto nell'attesa del nemico, della guerra e della gloria.
Ma nell'alternanza fra speranze e delusioni l'unico vero nemico sembra il tempo che scorre inesorabile.
di Ennio Morricone, bellissima. Accompagna i meravigliosi scenari che caratterizzano questo film e ne aumentano il pregio.
Come già anticipato sopra, ottima regia che riesce a mantenersi fedele alle atmosfere del libro da cui è tratto il film.
In particolare l'uso di immagini evocative (ad esempio, i raggi di sole che filtrano tra il cielo minaccioso sopra la fortezza) che rendono appieno lo spirito fantastico che aleggia su tutta la narrazione, come se fosse un sogno del protagonista.
Ottima interpretazione, così come quelle di tutti gli attori del Cast.
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