Regia di Jill Culton, Todd Wilderman vedi scheda film
Filmetto banale e prevedibile, ma simpatico
Favoletta ingenua e banale che però ha un suo perché e ha pure un suo pubblico di riferimento. Strizza enormemente l’occhio alla Cina, di cui è in pratica uno spot pubblicitario: è ambientato laggiù, vengono fatti vedere, seppure in cartone animato, bei posti, i protagonisti sono cinesi, la storia è cinesizzata (ma sbaglio o l’Everest non è in Cina?). Si racconta di come questo vecchio cacciatore e la sua fida scienziata hanno trovato un cucciolo di yeti (ovviamente coccoloso, mica un mostro schifoso). Codesto scappa e incontra i nostri protagonisti (ovviamente ragazzini), i quali lo riporteranno a casa in mezzo a mille peripezie e sorprese.
Il film è fatto bene, va detto, la realizzazione tecnica è molto interessante, la storiella è semplice, prevedibile e si segue senza difficoltà, ci mancherebbe. E’ visibile anche dagli adulti, io però sono per un 5/6, non darei di più. La critica ha apprezzato abbastanza, il grande pubblico pure e al botteghino è andato così cosà.
Grande polemica per una cartina geografica che appare a un certo momento (neanche la ricordo), in cui i confini marini sono sbagliati e a favore della prepotenza cinese. I suoi vicini asiatici si sono incazzati di brutto.
Ultimo, il titolo vero (Abominevole) si vede che non è stato ritenuto adatto al pubblico italiano, che ha dunque il solito titolo del cavolo e inventato di sana pianta.
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