Regia di Danny Boyle vedi scheda film
“A world without the Beatles is a world that’s infinitely worse”
Yesterday racconta di una società distratta, una società che potenzialmente non avrebbe bisogno del Millennium Bug, che scatena la trama, per dimenticare qualsiasi cosa. Boyle sottolinea spesso questo aspetto, un mondo pieno di rumore che non riesce a stare in silenzio e che potenzialmente potrebbe perdersi il momento in cui “Leonardo Da Vinci sta dipingendo la Monna Lisa davanti ai suoi occhi”. Yesterday racconta di una società che non riesce a riconoscere il bello se non è guidata dal marketing, meravigliosa la scena del “Più grande meeting dei meeting del marketing”. Qui arriva in aiuto il meraviglioso personaggio di Ellie, interpretato da Lily James, lei è l’unica che apprezza Jack da sempre, certo, perché lo ama, ma soprattutto perché ha vissuto con lui, non c’è mediazione tra i due, non c’è nessun filtro. Ellie quasi non riconosce il successo di Jack ma non perché ne sia gelosa o perché non se lo aspettasse ma perché per lei non ha nessuna importanza, Jack esiste a prescindere da cosa sia e da cosa faccia. Il film non è esente da alcune imperfezioni di sceneggiatura, forse un po’ troppo melensa l’ultima parte ma a fine visione qualcosa resta, probabilmente si è scoperto qualcosa o si è notato qualcosa e la missione di Boyle e di Jack probabilmente è riuscita.
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