Regia di David Leitch vedi scheda film
Dopo ben otto fortunatissimi episodi incentrati sulle avventure mirabolanti di un duo costituito dall'agente Brian O'Conner e dal suo socio e capobanda truzzo ma simpatico Dominic Toretto, divenuti quasi come fratelli e separati dalla disgrazia (reale) occorsa al compianto Paul Walker, il franchise si è rinverdito di così tanti nuovi elementi e star, da arrivare a permettere ad alcuni di essi di rendersi protagonisti del primo spin off della milionaria serie, giunta con questo, al film numero 9.
La vicenda si concentra sui personaggi di Hobbs (Dwayne Johnson) e Shaw (Jadon Statham), eroi tanto differenti ed antitetici da meritarsi, per una sorta di ironico contrappasso, di collaborare l'uno fianco all'altro quando un pericoloso virus viene trafugato da un misterioso uomo macchina (il fascinoso Idris Elba) sempre a cavallo della sua potente moto acrobatica, a spese della tosta sorellina di Shaw (la biondina tutta pugni e calci Vanessa Kirby).
Dietro la direzione adrenalinica e tosta di David Leich (uno che di ritmo ed action se ne intende eccome.... se si pensa a John Wick e ad Atomica Bionda, sue regie precedenti assieme a Deadpool 2), il film si districa tra coreografie perfettamente orchestrate ed una buona dose di ironia, almeno fino al punto in cui la vicenda ci conduce a Samoa, terra esotica e paradiso d'origine di Hobbs (e probabilmente dello stesso gigantesco Johnson!).
Qui la vicenda si caramella di intrusioni familiari invadenti e sdolcinate che, assieme alla immancabile svolta rosa, contribuiscono a raffreddare non poco i motori di una vicenda di fatto grossolana, banale e prevedibile, ma visivamente garante di uno spettacolo piuttosto godibile. Tra i camei, oltre a lady Helen Mirren, simpatica madre ladra dei due Shaw, è Ryan Reynolds che, spuntato fuori come dall'uovo, si rende protagonista di due interventi esilaranti e dissacranti pieni di allusioni anche sessuali, in grado di far perdonare al filmone tutta la ridondante retorica sulla famiglia entro cui rimane invischiato questo indiavolato e concitato nono capitolo della serie più tamarra (e fortunata) del momento.
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