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Pets 2 - Vita da animali

Regia di Chris Renaud vedi scheda film

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La recensione su Pets 2 - Vita da animali

di CineMagic23
6 stelle

Pets 2 – Vita da Animali, varie storie si intrecciano nel condominio newyorchese dove risiedono i protagonisti del film.

locandina

Pets 2 - Vita da animali (2019): locandina

 

Il nuovo capitolo riprende lo stesso concetto del primo film cercando di rispondere alla domanda “Cosa fanno i nostri amici animali quando i padroni non sono in casa?

 

In Pets 2 – Vita da Animali ci sono grandi cambiamenti per Max e Duke. La loro vita scorre  pacifica finché Katy, la loro padrona, non si sposa ed ha un bambino.
La tranquillità domestica cambia totalmente con l’arrivo del piccolo Liam, Max diventerà sempre più iperprotettivo nei confronti del piccolo umano tanto da farsi venire un prurito psicosomatico all’orecchio. Una gita in campagna e l’incontro con il cane da fattoria Rooster  lo aiuteranno a superare le proprie ansie e paure.

Nel mentre l’impavida e intrepida Gidget deve recuperare il giochino preferito di Max da un appartamento pieno di gatti, per questo dovrà fingersi un felino e chiederà aiuto alla sinuosa gatta Chloe.
Infine c’è Nevosetto, il coniglietto con deliri di onnipotenza convinto di essere un supereroe. Quando gli verrà chiesto di intraprendere una missione pericolosa riguardante il salvataggio di una tigre in un circo, dovrà trovare il coraggio e diventare il supereroe che tanto millanta di essere.

 

Rooster: Il primo passo per non aver paura è far finta di non avere paura!

Pets 2 – Vita da Animali: le tematiche

Il film Pets 2 – vita da animali è prodotto dall’Illumination Entertainment e diretto da Chris Renaud, già regista del primo capitolo.
Un sequel più essenziale, diretto con un intreccio più fluido rispetto al precedente capitolo. La narrazione si sviluppa su tre storie parallele che convergono in un finale comune, uno schema che l’Illumination aveva già utilizzato in precedenza in uno dei film di Cattivissimo Me e che risulta vincente anche questa volta.

 

L’arco narrativo su cui punta è quello dedicato a Max, che con la sua sindrome da “genitore iperprotettivo” riflette una situazione molto comune e molto umana che porta a qualche spunto di riflessione, soprattutto quando si rapporta con Rooster. Le altre due storie, principalmente quella dedicata a Gidget, sono funzionali alla prima e creano la maggior parte dei momenti comici e di slapstick della pellicola.
Sempre con molta ironia e in maniera soft si affrontano varie tematiche oltre a quella più complessa del rapporto “genitori figli”, tra le quali la ricerca della fiducia in sé stessi e la cattività degli animali nei circhi.

 

La maggior parte del successo in questi film di animazione è legato al doppiaggio. Anche in questo caso ritornano gli stessi doppiatori del primo film, con Alessandro Cattelan, Francesco Mandelli e Laura Chiatti che prestano la voce a Max, Nevosetto e Gidget. Da citare Harrison Ford che nell’originale presta la voce a Rooster e che per la prima volta doppia un personaggio animato.

In conclusione

Pets 2 – vita da animali risulta un buon sequel. Il film con la sua struttura porta sullo schermo una storia multistrato che funziona, che intrattiene e diverte; tra battutte, gag, situazioni più o meno improbabili e la naturalezza dei personaggi mentre si rapportano che le varie problematiche a misura di animale. L’unico difetto è che forse proprio per la sua semplicità coinvolgerà un target di età minore rispetto al primo capitolo.

 

 

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