Regia di Tate Taylor vedi scheda film
Ava, un'assassina, ex-tossicodipendente e facile alla bottiglia, cerca di sbarcare il lunario ma ha problemi con la famiglia, col suo datore di lavoro, il suo lavoro, il suo ex-ragazzo e un rivale che la vuole morta.
Ava, un'assassina, ex-tossicodipendente e facile alla bottiglia, cerca di sbarcare il lunario ma ha problemi con la famiglia (riappare nelle loro vite dopo otto anni d'assenza, in cui Ava è entrata nell'esercito, per diventare un super killer addestrata) col suo "datore di lavoro" (le ha offerto un lavoro di troppo), il suo lavoro (è scampata a stento alla morte, durante l'ultima missione, mentre stava interrogando la vittima sul perché questa è diventata un bersaglio) e un rivale che la vuole morta. Parte come un film d'azione ma poi diventa, fin troppo, un dramma, con una Jessica Chastain alla Fregoli, con tutte quelle parrucche che indossa durante le missioni, ma anche un'assassina con un cuore. John Malkovich e Colin Farrell impegnati in ruoli che abbiamo già visto altrove, le sorprese sono un'attempata Geena Davis (la madre) e una perfida Joan Chen (la spacciarice, che ha un locale che Ava frequentava, prima di sparire per otto anni), che tornano in scena. Belli gli scontri violenti, un prodotto che cerca di ammiccare a "KILL BILL" e a "NIKITA", provando a non trascurare la personalità combattuta e in crisi della protagonista. Ha il pregio d'essere assai breve, oltre che duro e violento, e ciò è molto positivo, in quest'epoca di film mastodontici che non vogliono finire, ma che potrebbero dire le stesse cose con scene più brevi. Questo film lo fa, e non è poco. Ian Gruffud, che si costruito una carriera nei serial TV moderni, appare nelle scene iniziali come vittima della Chastain.
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