Trama
Bruno e Malik da vent'anni vivono in un mondo a parte, quello dei bambini e degli adolescenti affetti da autismo. Nelle loro rispettive associazioni, addestrano i giovani provenienti da quartieri difficili a prendersi cura di coloro che vengono descritti come casi "super complessi".
Approfondimento
THE SPECIALS: DUE FIGURE FUORI DALLA NORMA
Diretto e sceneggiato da Éric Toledano e Olivier Nakache, The Specials racconta la storia di Bruno, un uomo che gestisce un centro per bambini e adolescenti affetti da autismo, della maggior parte dei quali i genitori hanno difficoltà a prendersi cura a causa del loro comportamento spesso violento e imprevedibile. Ebreo praticante che indossa uno yarmulke quando non porta il suo cappellino da baseball, Bruno è amico di Malik, la cui associazione si occupa della formazione e dell'inserimento nel mondo del lavoro di giovani provenienti da contesti difficili. I due, nonostante le differenze culturali e religiose, formano un binomio vincente e fuori dal comune, in grado di affrontare le difficoltà quotidiane che la loro professione comporta.
Con la direzione della fotografia di Antoine Sanier, le scenografie di Julia Lemaire e i costumi di Isabelle Pannetier, The Specials si ispira alle figure realmente esistenti di Stéphane Benhamou, il creatore di Le Silence des Justes, e Daoud Tatou, direttore di Le Relais IDF. A spiegare le ragioni di tale scelta sono gli stessi registi, il cui film è stato selezionato come titolo di chiusura del Festival di Cannes 2019: "The Specials è il frutto di un lavoro che ha avuto origine nel 1994, quando abbiamo lavorato come istruttori in una colonia. In quell'occasione, abbiamo avuto modo di conoscere Stéphane Benhamou e di entrare in contatto con la sua associazione, specializzata nell'accoglienza e nell'integrazione di bambini e adolescenti affetti da autismo. Per un po' di tempo ci si è persi di vista ma Stéphane ha preso poi sotto la sua ala protettiva un familiare di Éric e abbiamo avuto modo di vedere come operasse sul campo e quanta energia e umanità sia Stéphane sia i suoi collaboratori spendessero per i loro ragazzi. Sintonia e alchimia erano le prime cose che saltavano all'occhio".
"Qualche tempo dopo - hanno proseguito i due - Stéphane aveva bisogno di un filmato di sei minuti per presentare la sua associazione. Gli serviva per una raccolta fondi dal momento che lottava quotidianamente per raccogliere gli aiuti necessari per il corretto funzionamento della sua struttura. Ci siamo recati noi a Saint-Denis, dove l'associazione ha sede. In quell'occasione, abbiamo incontrato Daoud Tatou, all'epoca un giovane educatore in grado di gestire con disinvoltura i giovani autistici. Sebbene ci rendessimo conto di avere tra le mani abbastanza materiale per un lungometraggio, non eravamo ancora pronti a trattare di un soggetto così complesso. Ciò però non ci ha impedito di stringere amicizia con Stéphane e Daoud e di star loro vicini. Nel 2015, Canal+ ci ha lasciato carta bianca per la realizzazione di un documentario sul loro operato e ne è venuto fuori un documentario dal titolo premonitore: On devrait en faire un film (Dovremmo farne un film, ndr)... Chiaramente le loro due figure si sono evolute negli anni e Stéphane è diventato il direttore dell'associazione Le Relais IDF, supportando sia giovani autistici sia giovani provenienti da quartieri difficili e occupandosi del loro inserimento sociale e lavorativo".
Il cast
A dirigere The Specials sono i registi, sceneggiatori e produttori francesi Olivier Nakache ed Eric Toledano. Nakache, nato nel 1973 e fratello dell'attrice Géraldine, e Toledano, nato nel 1971 e di origini marocchine, lavorano sin da sempre insieme, da quando - dopo essersi conosciuti nel 1993 sul set di Fino alla… Vedi tutto
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Commenti (4) vedi tutti
Bel film su un argomento importante, la gestione della disabilità grave e il sostegno alle relative famiglie.
commento di Artemisia1593Film coraggioso ma un pò arduo da seguire attentamente.voto.4.
commento di chribio1Classico film che vale più di mille parole o convegni.
leggi la recensione completa di tobanisSe la descrizione delle difficoltà dei personaggi 'Fuori dal comune' appare vivida e a tratti avvincente, così come funzionale è la messa in scena della formazione 'sul posto' dei vari assistenti, laddove l'intesa a pelle talvolta vale più di mille attestati, a convincere assai meno, sono le sottotrame.
leggi la recensione completa di pazuzu