Regia di Alan Rickman vedi scheda film
Alan Rickman, attore di grande bravura, si cimenta alla regia con una storia multipla e non banale, ripresa direttamente da una piece teatrale.
Ambientazione in Scozia con uno scenario terribilmente freddo (nebbia e gelo sono persistenti) a fare da sfondo alle vicissitudini di quattro coppie di personaggi che racchiudono vecchiaia e giovinezza, tralasciando quindi gli adulti, spesso protagonisti assoluti delle storie che siamo abituati a vedere al cinema.
All’interno del freddo scenario ci saranno evoluzioni sostanziali nei rapporti interpersonali; una figlia matura si riavvicina all’anziana madre (nonostante i suoi sogni porterebbero altrove), due adolescenti scoprono il sesso, due anziane e litigiose signore scoprono di essere vicendevolmente importanti (tenere) , due bambini scoprono l’avventura (e questa è la parte più interessante).
Rickman dirige con mestiere le varie storie, ma il complesso fatica parecchio a risaltare appieno, per quanto si rimanga sempre ben oltre la linee della sufficienza (e già non è poco).
Buona la similitudine tra ambiente e sentimenti (d’altronde siamo un po’ tutti condizionati da quanto ci sta intorno), forse banale, ma visivamente efficace e facilmente intuibile.
Nel complesso un film che non conquista, ma nemmeno delude.
Discreto.
Discreto nell'insieme, ma gli manca il colpo d'affondo.
Sicuramente sempre professionale, ma qui è già entrata nella fase calante della sua carriera.
Soddisfacente.
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