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Se io fossi onesto

Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film

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La recensione su Se io fossi onesto

di cherubino
8 stelle

SE IO FOSSI ONESTO (1942)

 

Se io fossi onesto... (ma perchè dubitarne?), comincerei senz'altro col dire che passare, ieri sera, un paio d'ore con un mio coetaneo è stato molto piacevole: buon cinema; o forse teatro? ...ancor meglio.

 

Mentre i miei genitori, festeggiata la mia nascita, già stavano valutando il da farsi ("sfollare" presto in campagna?) ora che dovevano preoccuparsi di proteggere il loro primo figlio dalla guerra, i cineasti italiani erano ormai diventati maestri nel distrarre, per quanto possibile, i loro connazionali con commedie ben fatte e orientate all'ottimismo e alla spensieratezza.

 

"Questi film nei quali una trama ingegnosa, irta di trovate (*) e di equivoci, si svolge in un immaginario paese di case novecento, di milionari, di maggiordomi sono ormai diventati una nostra specialità e difficilmente se ne vede uno veramente cattivo. ....Il regista Bragaglia ha mostrato anche qui esattezza, misura e sicurezza di taglio, raggiungendo il suo intento, che era di divertire." (1)

 

Si registra anche una "novità" con questo film:

"Se io fossi onesto, ci mette di fronte ad un De Sica inaspettato, il destino degli irresistibili che si allontanano lentamente dalla loro irresistibilità ispira sempre un sentimento di maliconia. Ma De Sica avanza con disinvoltura e garbo verso altre età. Egli rinuncia ai cinque o sei anni nei quali avrebbe ancora potuto darla ad intendere e ci si presenta un po' curvo e con un paio di occhiali. De Sica timido e miope... ecco la novità di questo film." (2)

 

Ma, col senno di poi, si può ben dire che la vera, importante, novità fu un'altra: è sul set di questo film che si incontrano De Sica e Maria Mercader e presumibilmente  nasce l'amore fra i due. Lei è un'attrice spagnola, da tempo attiva anche in Italia, ha solo 24 anni ma è già famosa (questo  è il suo diciassettesimo film). Ed è veramente bella, direi di una bellezza "moderna". In seguito girerà altre pellicole fino al 1948 , poi farà la mamma (°), rinunciando alla sua personale carriera.

 

Della trama penso non sia bene parlare, se non dell'inizio: ad inventarlo è il sagace maggiordomo (chi se non Sergio Tofano?) del "cattivo" (chi se non Paolo Stoppa?) , proponendo al "buono" (e onesto; e povero: De Sica) di andare in carcere "a nome" del reo in cambio di danaro. 

Il lieto fine è scontato, ma sentirsi dire come ci si arriverà sarebbe un peccato, come pure rivedere il film se non è passato un numero di anni sufficiente a dimenticarsene o quasi. Io l'avevo visto una quindicina d'anni fa e non ho avuto problemi (mentre per esempio era passato troppo poco tempo e addirittura è riuscito a deludermi "Arsenico e vecchi merletti": lo sapevo a memoria!). 

 

Gli attori - tutti "veri" attori, intendo sia di teatro sia di cinema - che circondano i quattro principali, già citati, rendono questa commedia  veramente apprezzabile, divertente, curata, senza punti deboli: all'altezza delle commedie americane di quegli anni.

Mi riprometto, se ne sarò capace, di ricordarli prossimamente "con fotografia", per evitare almeno di dimenticarne i volti. 

 

Qualcosa debbo però dire del regista, Carlo Ludovico Bragaglia (nato nel nel 1894 e morto nel 1998):

Ben 103 anni di vita, già celebre a vent'anni per i ritratti fotografici delle dive del cinema muto, decorato al valor militare nella prima guerra mondiale, venti regie teatrali e poi un'interessante vena surreale all'esordio nella regia cinematografica, molti film comici o comunque divertenti, famoso anche per la rapidità (capace di realizzare un film in poche settimane, anche sei pellicole in un anno, ma sempre con cura). Ha avuto un gran ruolo, di innovatore, nello sviluppo e ammodernamento del cinema in Italia, dirigendo una settantina di film. Non ricordiamolo però solo per il periodo dei "telefoni bianchi" nel quale fu maestro o per i sei film in cui diresse Totò. Per esempio, sarebbe una magnifica sorpresa (^) riuscire a vedere "La fossa degli angeli" (del 1937), considerato da diversi critici il suo capolavoro e la dimostrazione della sua capacità di evadere - quando l'avesse voluto - dalle catene "commerciali".

Tutto sommato, io direi un "grande" del nostro cinema, che faremmo bene a non riporre nel dimenticatoio. 

 

Il voto? Quattro stelle (e mezza, per simpatia di coetaneo).

  

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(*) La cella "a pagamento" proprio non me la ricordavo...

(°) Il primo figlio (Manuel De Sica) nascerà nel 1949 e il secondo (Christian) due anni dopo. Sposerà Vittorio (di 17 anni più anziano) nel 1959.

(^) A tutt'oggi, risulterebbe che di quest'opera (documentario/film) siano purtroppo andate perdute tutte le copie. 

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(1) Guido Piovene (Corriere della Sera, 4 Marzo 1942)

(2) Diego Calcagno (Film, 28 Marzo 1942)

 

 

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POST SCRIPTUM

L'efficienza e gentilezza dello STAFF di Film Tv è tale che domani (o al più dopodomani) la scheda di questo film sarà arricchita della 

LOCANDINA e delle FOTOGRAFIE del Cast ora mancanti (Bragaglia, Tofano e Mercader). Grazie Staff !!!!

(Bragaglia e Mercader mancano ancora, ma non dispero)

locandina

Se io fossi onesto (1942): locandina

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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