Regia di Kenneth Branagh vedi scheda film
A dirigere Casa Shakespeare è il regista, attore e produttore Kenneth Branagh. Nato a Belfast nel 1960, Branagh ha esordito come attore teatrale a 23 anni entrando nella Royal Shakespeare Company e prendendo parte come protagonista a opere come Enrico V e Romeo e Giulietta. Al cinema esordisce come attore nel 1981 grazie a Momenti di gloria mentre firma la sua prima regia nel 1989 quando, rimanendo fedele al Bardo, traspone Enrico V, scrivendone la sceneggiatura con l'ex moglie Emma Thompson. Regista di titoli tra loro molto diversi, firma opere come Molto rumore per nulla, Frankenstein di Mary Shelley, Thor, Jack Ryan - L'iniziazione e Cenerentola, raccogliendo negli anni ben cinque nomination agli Oscar in cinque differenti categorie (miglior attore protagonista, miglior attore non protagonista, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior cortometraggio). Da attore, invece, oltre che a recitare in quasi tutti i film da lui diretti, è apparso in titoli come Operazione Valchiria, La proposta, Celebrity, Marilyn e Dunkirk. Amante del giallo, ha interpretato il commissario Wallander in una serie televisiva per la BBC e il detective Hercule Poirot in Assassinio sull'Orient Express , da lui diretto.
In Casa Shakespeare Branagh presta anche il volto a William Shakespeare. Nel 1613, un cannone di scena provoca un incendio al Globe Theatre durante la prima rappresentato di Enrico VIII (il cui titolo alternativo originale è All is True), distruggendo il teatro in meno di un'ora. L'evento segna inesorabilmente il ritiro a vita privata dell'autore, che decide di far ritorno a casa a Stratford, dove è chiamato a fare i conti con il suo essere uomo. Ha sottolineato a proposito Branagh: "Mentre nelle sue opere raggiungeva alti livelli e in maniera sublime raccontava dell'umanità, nella vita privata non era stato fino a quel momento in grado di essere né un buon marito né un buon padre. Era un uomo imperfetto come tanti altri, che da un giorno all'altro ha dovuto fare i conti con i fantasmi della sua esistenza".
A Stratford Shakespeare è a malapena qualcosa in più di uno sconosciuto per i suoi cari. Lontano per lavoro da oltre 20 anni, ha fatto sporadicamente visita a casa e ciò ha pesato sul rapporto con i suoi cari e in particolar modo con la moglie Anne, sposata quando lui aveva sedici anni e lei ventisei perché incinta. Anne era anche analfabeta e tale divario ha finito con il creare una spaccatura ampliata dagli anni dai sonetti d'amore che il Bardo scriveva non indirizzati a lei. Seppur incapace di leggere, Anne chiedeva a una delle figlie di farlo per lei e ogni volta la delusione era cocente, in lei cresceva la gelosia nei confronti della misteriosa dama oggetto delle sue attenzioni, che poi si è rivelata essere invece un cavaliere. A dar vita ad Anne è Judi Dench, che con il Bardo torna a confrontarsi dopo il premio Oscar per Shakespeare in Love.
Judith, la figlia minore di casa Shakespeare, è perseguitata dalla morte del gemello Hamnet. Come spesso accade in casi simili, porta sulle spalle il senso di colpa per essere lei quella che è rimasta in vita e ciò ha dato vita a una sorta di rapporto conflittuale con il padre, che non si è ancora ripreso dalla perdita. Non sempre simpatica o razionale, è molto immediata e si sente spesso sola e messa da parte. Tutti i suoi tormenti repressi emergono prepotentemente quando il padre rientra a casa e molti segreti vengono finalmente alla luce. Judith è portata in scena da Kathryn Wilder, allieva teatrale di Branagh già apparsa in Assassinio sull'Orient Express.
Susanna, la figlia maggiore, è invece sposata ed è mamma di una bambina. Unica donna in famiglia a saper leggere, ha grazie a ciò un rapporto quasi speciale con il padre dal momento che è la sola ad aver letto le sue opere e soprattutto i suoi sonetti, che inevitabilmente rivelano un suo lato nascosto. Impegnata in un matrimonio non facile, Susanna finisce presto al centro di uno scandalo per infedeltà coniugale al marito puritano John Hall (giocato da Hadley Fraser) e ha il volto di Lydia Wilson, attrice apparsa nel primo episodio episodio della serie Black Mirror e in Star Trek: Beyond.
In Casa Shakespeare è presente anche un fantasma. "Branagh voleva un fantasma", ha raccontato lo sceneggiatore Elton. "Il suo desiderio nasceva dall'interesse di Shakespeare per il soprannaturale. Trovo straordinario pensare che un uomo come lui, così fondamentale nella storia della letteratura per il suo approccio umanistico e moderno, fosse affascinato dalla magia. Nei suoi scritti sono spesso presenti fate, folletti e boschi incantati. Il fantasma in questione è naturalmente quello del figlioletto Hamnet. Se si cambia una consonante ad Hamnet si ottiene Hamlet, il titolo di una delle opere più famose di Shakespeare in cui non a casa il fantasma di un padre si confronta con il figlio". Hamnet è portato in scena da Sam Ellis.
A complicare i già tesi rapporti tra William e Anne è poi l'arrivo del Conte di Southampton, il misterioso fair youth che ha ispirato i primi 126 sonetti dello scrittore. Henry Wriothesley, il 3° conte di Southampthon, è un ammiratore e patrono di Shakespeare e a lui è in particolare dedicato il poema Venere e Adone. Nel film, Shakespeare sembra ancora nutrire sentimenti d'amore nei suoi confronti, sentimenti che il conte però non ricambia. A dar vita al conte è Ian McKellen, il Gandalf di Il Signore degli Anelli.