Trama
Una famiglia si riunisce un giorno d'estate per celebrare il settantesimo compleanno della madre. Ci sono il marito, i due figli (uno con la moglie e i due figli e l'altro con la nuova fidanzata), una cinepresa per immortalare l'evento e una diciottenne che sembra essere cresciuta nel posto. Le cose procedono bene fino al momento in cui arriva la sorella maggiore, scomparsa quattro anni prima. Accolta come la figliol prodiga, porterà con sé il caos.
Approfondimento
HAPPY BIRTHDAY: UNA FESTA TEATRALE
Diretto da Cédric Kahn e sceneggiato dallo stesso con Fanny Burdino e Samuel Doux, Happy Birthday racconta la storia di Andréa, una madre di famiglia pronta a festeggiare il suo settantesimo compleanno in compagnia dei suoi cari nell'idilliaca atmosfera della sua villa. Ripromettendosi di parlare solo di cose felici, Andréa ha voluto intorno a sé il marito, i loro due figli (uno con la moglie e i due figlioletti, l'altro con la nuova fidanzata), una videocamera pronta a immortalare l'evento e una diciottenne, la nipote, che sembra essere cresciuta con lei. L'idillio però è presto rotto dall'arrivo inaspettato dell'unica persona che non era stata invitata: la figlia Claire, di cui negli ultimi anni Andréa non ha avuto più notizia. Figlia maggiore, Claire viene accolta come il figliol prodigo ma nessuno sa di quale tempesta sarà portatrice con la sua intenzione di riprendersi ciò che le è dovuto.
Con la direzione della fotografia di Yves Cape, le scenografie di Guillaume Deviercy e i costumi di Alice Cambournac, Happy Birthday è stato così presentato dal regista: "Happy Birthday è il mio undicesimo film da regista e fa parte di quello che è oramai un genere a sé: il film famigliare. Non so esattamente da dove sia venuta l'idea del progetto ma so che mi sono occorsi anni per scriverlo e prepararlo. Come tutti i miei personaggi, Claire, la pecora nera della famiglia, è un personaggio al limite, anche da un punto di vista mentale: a differenza dei precedenti, è donna, come è donna sua madre Andréa, con cui si scontra in un film che potrebbe essere anche rappresentazione teatrale. Seppur in maniera non intenzionale, è venuto fuori un racconto che potrebbe essere la trasposizione di un'opera nata per il teatro: c'è sempre lo stesso luogo sullo sfondo (la casa), un tempo limitato (tutto si svolge in meno di ventiquattr'ore) e un solo grande evento attorno al quale ruota tutto (il compleanno). Come se non bastasse, è possibile suddividere la narrazione in tre atti e c'è una massiccia presenza di dialoghi. La teatralità viene anche dai personaggi stessi: si ha sempre la sensazione che si stiano fingendo qualcosa che non sono per accontentare l'idea che gli altri hanno su di loro. Inoltre, durante la storia si svolgono due produzioni (il film di Romain e la commedia di Emma) che funzionano da bambole russe offrendo la prospettiva dell'intera vicenda: concedono anche una via di uscita, un po' come la finzione diventasse l'ultima linea di difesa contro la follia".
"In Happy Birthday convivono tragedia e commedia", ha proseguito il regista. "Volevo raccontare di una famiglia che era un po' folle ma anche molte felice, dove tutti potevano esprimere la loro fantasia e creatività. Hanno tutti soldi, rapporti complessi e l'abitudine di lanciarsi frecciatine: è questo, del resto, il loro modo di amare. Volevo anche che il film fosse molto vivace e coraggioso, mostrando come spesso gli adulti continuino a comportarsi da bambini nonostante gli anni che passano. Nella famiglia di Andréa tutto è istintivo e spontaneo: l'esatto contrario di ciò che avviene in un nucleo ben educato o "psicanalizzato". Come in un cluedo familiare, l'arrivo di Claire infonde energia al gruppo ma porta con sé segreti da svelare, rivelazioni, manipolazione e nuove alleanze, che minano ogni certezza anche nello spettatore. In un continuo gioco di specchi, nessuno è certo di chi sia la vittima e chi il carnefice".
Il cast
A dirigere Happy Birthday è Cèdric Kahn, regista, sceneggiatore e attore francese. Nato nel 1966 a Parigi da padre architetto e madre farmacista, sin da adolescente si è appassionato al cinema, dando vita insieme ai compagni del liceo a un programma radiofonico di critica cinematografica. Subito dopo il diploma,… Vedi tutto
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