Regia di Matthieu Delaporte, Alexandre de La Patellière vedi scheda film
Fabrice Luchini e Patrick Bruel sono amici fin dal liceo e quando il primo, un professore-ricercatore, ormai quasi sulla sessantina che sulla cinquantina, scopre che al secondo gli resta poco da vivere, quest'ultimo, che fra i due è il più divertente e scanzonato, capisce il contrario e cerca di allietare l'amico con follie e trovate varie.
Fabrice Luchini e Patrick Bruel sono amici fin dal liceo e quando il primo, un professore-ricercatore divorziato e con figlia adolescente, ormai quasi sulla sessantina che sulla cinquantina, scopre che al secondo gli resta poco da vivere, quest'ultimo, che fra i due è il più divertente e scanzonato, capisce il contrario e vuole aiutare l'amico a passare l'ultimo scorcio di vita con allegria e qualche follia. Le commedie agrodolci sulle malattie terminali sbarca anche in Francia, con una coppia di mattatori coadiuvati da un cast abbastanza in parte. Ricorda "NON E' MAI TROPPO TARDI", con Jack Nicholson e Morgan Freeman, con la differenza che i due francesi sono amici da decenni e non da poco tempo, anche se ci sono momenti che sembrano presi da "LA STRANA COPPIA", benché i due non vadano a vivere assieme. Per 3/4 di film imperano la spoerieratezza e le risate, poi quando la bomba viene sganciata veramente, inizia la parte drammatica e quasi speri che tutto sia un colossasle scherzo, che la diagnosi del dotrore sia sbagliata, ma non è così. Commoventi l'incontro fra Bruel e suo padre, il viaggio del duo in India e l'elogio funebre. C'è anche spazio per un pò di romanticismo, di coppie che si formano durante le riunioni di chi ha avuto un cancro e l'ha superato (ancora i francesi che copiano gli americani), ma sono i due che rimangono i punti fermi del film e sono l'unico interesse per arrivare alla fine.
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