Regia di William A. Wellman vedi scheda film
Un film poco noto di Wellman con John Wayne protagonista, poco spettacolare ma intelligente. Da riscoprire. Voto 6-6 e mezzo.
Film con qualche lentezza e poco spettacolare dal punto di vista dell'azione, ma molto valido nel fonderla col dramma psicologico. Colpisce la descrizione asciutta e mai enfatica della solidarietà e del cameratismo tra colleghi impegnati in un lavoro difficile e pericoloso, ma spicca anche l'efficace rappresentazione del misto di sconforto, speranza e illusione di chi si trova in una situazione estrema e nel più angoscioso isolamento. Attraverso i pensieri del capitano Dooley, interpretato dall'icona americana John Wayne, conosciamo i rovelli di chi porta il fardello del comando e per mantenere la disciplina necessaria ad aumentare le probabilità di salvezza per i suoi compagni e se stesso è costretto a trattarli con una durezza della quale è lui il primo a soffrire, senza poterlo far trasparire. Da vedere per chi apprezza il talento asciutto del regista Wellman e per i fans del mito Wayne, che offre un'ottima interpretazione in uno dei suoi film meno noti e perciò più interessanti da riscoprire. Voto 6-6e mezzo.
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