Regia di Harald Reinl vedi scheda film
Il titolo è perentorio e sensazionalistico: in realtà il documentario termina su questa frase, ma con l'importante aggiunta del punto di domanda. Sì perché "Gli extraterrestri torneranno" accumula, come è giusto che sia, più domande che risposte. Solo talvolta va diritto alle conclusioni, pur trattandosi sempre di ipotesi e deduzioni logiche un po' azzardatamente scambiate per certezze. Che sia vera, una bufala o qualcosa a metà strada, un fatto per me è innegabile: la teoria degli antichi astronauti ha reso tremendamente affascinante l'archeologia, a tutti noi comuni mortali, i non addetti ai lavori. Notevole il viaggio lungo il quale viene qui accompagnato lo spettatore, tra luoghi e monumenti misteriosi sparsi per tutti i continenti. Da preferire comunque il titolo originale ossimorico "Erinnerungen an die Zukunft" (cioè "Ricordi del futuro"), oppure quello inglese che fa "Chariots of the Gods" ("I carri degli Dei"). Il film è tratto dal libro scritto da Erich von Däniken che fu un caso letterario, divenendo best seller internazionale tra gli anni Sessanta e Settanta. Vincente anche la scelta dei due narratori italiani, i doppiatori Nando Gazzolo e Maria Pia Di Meo, davvero appropriate come voci. Unico punto debole sono le musiche.
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