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Gli extraterrestri torneranno

Regia di Harald Reinl vedi scheda film

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La recensione su Gli extraterrestri torneranno

di undying
7 stelle

Documentario in anticipo su tematiche mysteriose poi affrontare a più riprese in anni recenti. Forzatamente orientato verso la spiegazione extraterrestre, ma di sicuro effetto per gli argomenti trattati.

 

locandina

Gli extraterrestri torneranno (1970): locandina

 

Fanta-archeologia, pseudoarcheologia o archeologia misteriosa: tre modi di indicare quella branca ufologica nata sull'onda del successo degli scritti di Erich von Däniken, poi proseguiti dall'italiano Pier Domenico Colosimo. Il documentario, mediante l'analisi di reperti archeologici insoliti ed astrusi (graffiti rupestri di fine Paleolitico che ritraggono alieni ed astronauti, proto-modellini di astronavi, linee di Nazca, Piramidi egiziane e sudamericane) vaglia l'ipotesi extraterrestre come prima causa della formazione culturale umana.

 

"La Terra appariva come una farinata, e il mare come una grande pozza." (Descrizione della visione del nostro Pianeta effettuata da un viaggiatore, nello spazio, in tempi non sospetti. Epopea di Gilgameš)

 

Ispirandosi ai controversi scritti di von Däniken, Harald Reinl realizza un suggestivo documentario, avvalendosi di enigmatiche riprese e della affascinante colonna sonora di Peter Thomas. Partendo dall'osservatorio astronomico di Monte Palomar, quindi dando una sintetica informazione sull'immensità dell'Universo e delle infinite galassie, Reinl percorre alla lettera il testo dello scrittore tedesco, supportato in seguito, nelle sue teorie, dall'italiano Colosimo. Fondamentale alla formulazione dell'ipotesi di una influenza culturale esogena appare anche la premessa del fenomeno definito "culto del cargo", manifestatosi durante la Seconda guerra mondiale allorché gli indigeni di remote isole del Pacifico -alla vista di aereoplani- fondarono una sorta di religione identificando nei piloti degli aerei delle divinità. Ecco allora che Däniken attribuisce significato tutt'altro che metaforico o allusivo a graffiti rupestri sparsi in tutto il Mondo o a testi considerati sacri, cominciando dalla Bibbia e le visioni di Ezechiele, passando per l'epopea iraqena di Gilgameš, sino ad arrivare all'India con le tavolette di Kandur e le Vimana (carri volanti) descritti con dovizia di particolari nel Mahabharata.

 

I misteri affrontati -non senza superficialità come nel definire un immenso aeroporto extraterrestre lo spazio peruviano delimitato dai geoglifi di Nazca- vanno dunque dalle imponenti strutture realizzate con pesantissimi blocchi di pietra finemente lavorata (la settima meraviglia del Mondo ch'è la piramide di Cheope e le sue gemelle "a gradoni" americane, le strutture libanesi di Baalbek, Machu Picchu, l'Isola di Pasqua) ad artefatti definiti in gergo OOPART (acronimo dall'inglese Out Of Place Artifacts, ovvero oggetti fuori tempo e posto), tipo modellini in miniatura di aerei, astronauti e addirittura una pila ante litteram (conservata al museo di Bagdad). Non manca una veloce puntata anche dalle nostre parti, in provincia di Brescia, con riprese delle pitture rupestri della Valcamonica. Tra i reperti più impressionanti -in grado di sollecitare enigmi davvero insolubili- le carte dell'ammiraglio turco Piri Reìs, redatte con una tecnica aerospaziale millenni di anni fa, e la stele tombale Maya denominata Astronauta di Palenque. Anche se oggi i temi trattati possono apparire piuttosto noti, a Reinl va riconosciuto il merito di avere affrontato (nel lontano 1970) un argomento decisamente avverso agli ambienti scientifici, ciecamente allineati alle teorie convalidate dal sistema politico/sociale che nell'unione dei poteri (accademici) supporta un atteggiamento censorio e di ingiusta chiusura sullo studio di fenomeni (pur reali) non convenzionali. La versione italiana è valorizzata dai bei commenti pronunciati con voice over da Nando Gazzolo e Maria Pia Di Meo. Gli extraterrestri torneranno rimane dunque un classico, un bellissimo documentario in largo anticipo su tematiche diventate poi famose -e sfruttate spesso malamente- nel superamento del millennio.

 

"I misteri illuminano le tenebre che ci circondano mantenendo il segreto di se stessi, come una lampada che ci dà luce anche se non capiamo il suo funzionamento." (Paul Claudel)

 

La suggestiva soundtrack di Peter Thomas 

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