Regia di Roger Spottiswoode vedi scheda film
Per via di un segnale GPS anomalo, i cinesi individuano nelle proprie acque una nave inglese e l’affondano. Nonostante non ci siano vittime, l’impero mediatico di Elliot Carver, magnate dei mass media, segnala 17 morti tra gli inglesi, provando a far nascere una guerra tra le due nazioni. È solo una delle malefatte di Carver, presso il quale Bond viene inviato per recuperare il codificatore GPS che consente tutto ciò…
Bond n. 18, con Pierce Brosnan confermato nel ruolo dell’agente con licenza di uccidere. A proposito di quest’ultima, Brosnan pare prendere alla lettera questa facoltà e commette una carneficina (gli scagnozzi annientati sono incalcolabili). Il cattivo di turno è Elliot Carver (Jonathan Pryce), un magnate moderno che sfrutta il proprio sapere e la potenza dei mass media (che controlla totalmente), creando un “cattivo” atipico, credibile, ma soprattutto molto verosimile per un film del 1997. Brava anche la Bond-girl, l’atletica e preparatissima Wai Lin (interpretata da Michelle Yeoh), con la quale 007 instaura una delle rare collaborazioni dell’intera saga.
La trama è scorrevole ed accattivante (molto suggestivo il paradosso che un agente cinese ed uno inglese combattano insieme mentre i loro due paesi stanno per cominciare una guerra) e le location vietnamiti che riportano splendidamente il mix tra innovazione e tradizione; tuttavia, la scarsa credibilità dell’operazione (ma non è una novità, dopo il precedente “Un mondo non basta”) è dovuta agli inseguimenti spettacolari, ma inattendibili di 007 (automobile telecomandata dal sedile posteriore a mo’ di consolle o moto guidata in coabitazione forzata con la collega cinese); questo rende il ruolo di Q (per la penultima volta interpretato da un imbolsito Desmon Llewelyn) decisamente fondamentale. L’eccesso di effetti speciali, una regia ed un montaggio troppo convenzionali ai cliché, abbassano questa pellicola al novero di un comune film d’azione.
“Il domani non muore mai” è dedicato allo storico produttore Albert “Cubby” Broccoli, attivo fin dall’inizio della serie (per un periodo nello storico sodalizio col collega Saltzman).
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta