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Bird Box

Regia di Susanne Bier vedi scheda film

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La recensione su Bird Box

di mariogri
7 stelle

Susanne Bier, chi e' mai costei? siamo corsi su internet ed abbiamo scoperto cose interessantissime sul suo conto: e' una regista  e sceneggiatrice danese, nata a Copenaghen il 15 aprile 1960, dunque una bella donna di 58 anni, affascinante nell' aspetto e candidata a diverse premiazioni internazionali, oscar al miglior film in lingua straniera conquistato nel 2010 con ''In un Mondo Migliore''. Il genere distopico e apocalittico che costituisce l' ossatura e l' imperativo di ''Bird Box'' mostra anzitutto e soprattutto la bravura di un altro premio oscar, Sandra Bullock (''The Blind Side'', 2009), nonche' nomination ne ''Gravity'' del 2013, con George Clooney; qui l' attrice e' impegnata a fornire secche e rapide istruzioni ai suoi due piccoli, dei quali uno e' suo figlio, affinche' si bendano gli occhi e non distolgano mai lo sguardo: che mai era successo? una forza misteriosa, tragica quanto inspiegabile aveva iniziato a decimare intere popolazioni mondiali, la semplice vista di altri  individui sospetti produceva il nefasto contagio, nonche' una terrificante morte e propensione al suicidio,  sicche' la nostra coraggiosa protagonista, di nome Malorie, e' costretta a fuggire, disperatamente con gli unici suoi piccoli rimasti in vita dopo aver abbandonato forzosamente il rifugio dove erano stati accampati giorni addietro, con altri superstiti, poi morti, colpiti dal terribile ed inspiegabile morbo.

La fuga sara' pero' ricca di perigli, poiche' Malorie ed i suoi due bambini, con gli occhi bendati, saranno costretti ad attraversare un fiume per due giorni, irto di pericoli, cascate, rapide, ostacoli a non finire per poter giungere alfine all' unico posto sicuro dove la speranza di sopravvivenza potra' essere coltivata. Un film su di una donna scritto da un' altra donna, con mano felice e capace di dare allo spettacolo quella giusta suspence che lo spettatore si aspetta. Siamo insomma di fronte ad un' opera la quale, piu' di ogni altra cosa, e' la storia di Malorie che le disavventure aiuteranno a farle accettare in modo compiuto quella maternita' di cui non era certa di saper e voler affrontare; e cosi', alla fine, quando la vita riprendera' a sorridere sugli effetti di una natura matrigna, ai due bambini ormai di 5 anni, Maloria assegnera' un nome: alla femminuccia quello della sua madre biologica, morta a causa del morbo, al maschietto il nome di Tom, l' unica persona con cui durante la forzata prigionia nel rifugio aveva tessuto un rapporto amoroso.

Un racconto, se vogliamo, non propriamente originale (a tratti, sembra uscito dalla penna di Stephen King, in realta' la pellicola e' l' adattamento cinematografico del romanzo omonimo del 2014 scritto dal romanziere statunitense del Michigan, Josh Maleman); tuttavia, e' ben diretto dalla Bier ed interpretato magnificamente dalla Bullock, anche co-produttrice del film.

Netflix si e' aggiudicata i diritti esclusivi della distribuzione a favore dei  suoi numerosissimi abbonati e cosi' chi possiede uno smart-tv potra' godersi lo spettacolo in prima visione assoluta.

 

Titolo: ''Bird Box'', produzione: USA, 2018, distribuzione: Netflix; durata: 117 minuti; regia di Susanne Bier, con Sandra Bullock (co-produttrice del film), Sarah Paulson, John Malkovic; genere: fantascienza/thriller; giudizio: buono, voto: 7.

Recensione a cura di Mario Grippo/Milano, scritta il 22 dicembre, 2018;

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