Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Tutta la famiglia di Ki-taek è senza lavoro. Ki-taek è particolarmente interessata allo stile di vita della ricchissima famiglia Park. Un giorno, suo figlio riesce a farsi assumere dai Park e le due famiglie si ritrovano così intrecciate da una serie di eventi incontrollabili.
Bong Joon-ho aveva già affrontato le tematiche classiste in Snowpiercer, basandosi su una serie a fumetti francese sviluppò un fanta-action allegorico sul conflitto sociale lavoratore-capitalista.
Parasite affronta nuovamente un conflitto sociale che ha sempre come fondamenta quello marxista ma edificato nei tempi moderni.
Bong scrive una sceneggiatura che dal punto di vista narrativo sfiora la perfezione: la progressione dell’intreccio è micidiale, un crescendo quasi rossiniano dove i colpi di scena(particolarmente uno) sono a mio parere imprevedibili e che vengono poi valorizzati dalla e nella messa in scena.
La caratterizzazione dei personaggi e delle due famiglie è eccellente e porta poi a riflessioni sull’allegoria proposta, sui conflitti interni nella stessa classe e su quelli tra le classi opposte, criticando poi sia la supponenza della classe borghese sia l’eccessivo "parassitismo" della classe meno agiata.
La messa in scena di Bong è esemplare ed elegante, trova sempre i tempi giusti dettati anche da un montaggio impeccabile, sia quando deve essere più rilassato con un filo di ironia, sia quando deve veicolare la tensione o la drammatizzazione. La macchina da presa si muove sinuosa ma precisa, attraverso carrellate a seguire e un uso oculato del ralenti, questo spesso utilizzato intelligentemente anche in altre pellicole da Bong.
La fotografia è ottima, una cura nella costruzione d’immagine e atmosfere che dosa bene la luce ma non cerca un particolare effetto di contrasto come si può invece vedere,ad esempio, in un altro esemplare film di Bong: Memories of Murder
Le Musiche di Jung Jae-il riconducibili a componimenti classici incide le scene conferendo il giusto pathos.
Un Thriller con sfumature black comedy che affresca un classismo con lucidità e originalità. Una messa in scena elegante e puntale che valorizza una sceneggiatura brillante.Il miglior film di Bong Joon-ho dai tempi di Memories of Murder.
Voto:10
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta