Regia di Joon-ho Bong vedi scheda film
Vincitore di una Palma d’oro a Cannes che ha suscitato molto scalpore a livello mediatico, “Parasite” del sudcoreano Bong Joon-ho sono riuscito a vederlo in un’anteprima romana. E’ una commedia che si trasforma in tragedia, una virulenta satira sociale che non può non ricordare certe opere di Bunuel o Fassbinder nel loro scardinamento delle convenzioni borghesi, logicamente filtrati da un’ottica orientale che è molto distante, sicuramente difficile da penetrare per chi, me compreso, poco conosce di quella realtà e della rappresentazione cinematografica che ne danno i suoi registi. Il film è un fuoco pirotecnico di invenzioni anche beffarde e surreali che però non risultano quasi mai gratuite, hanno un loro preciso senso nella diegesi, restituiscono un’immagine certamente problematica della situazione sociale in una Seoul odierna che a tratti ricorda la Taipei allucinata di “Stray dogs” di Tsai Ming-liang. Come la giuria di Cannes, ho ammirato l’esuberanza stilistica del regista, il suo perfetto controllo del ritmo sia nella prima parte girata su toni leggeri e grotteschi, sia nella seconda, decisamente più cupa e drammatica. E’ un film che andrebbe visto almeno un paio di volte prima di emettere un giudizio definitivo, comunque non ho dubbi che si tratti di grande cinema; qualche perplessità me l’hanno destata alcune esagerazioni nella trama, soprattutto la maniera un po’ inverosimile con cui praticamente tutti i membri della famiglia povera finiscono alle dipendenze della famiglia ricca, ma capisco che Bong non era in cerca di sottigliezze e ha volutamente esagerato su certi dettagli. La parte finale, che non rivelo assolutamente per non spoilerare, riesce a chiudere il discorso con una coerenza e una spietatezza che non possono essere certo negate al brillante regista. Nell’ampio cast ci sono molti volti da tenere d’occhio, ma personalmente mi hanno colpito soprattutto Song Kang-ho nella parte del padre truffaldino e Choi-Woo shik nel ruolo di Ki-woo. E’ un’opera che si distingue per la brillantezza nella mescolanza dei generi e per una messinscena sempre rigorosa e sicura, con scelte visive mai banali; la trovata di mettere in colonna sonora “In ginocchio da te” di Gianni Moranti è curiosa e originale, anche se mi chiedo quanti nella Corea del Sud possano conoscere il cantante emiliano. La copia presentata al cinema Eden di Roma era di ottima qualità, con sottotitoli molto chiari e leggibili.
Voto 10/10
Parasite (2019): scena
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Io invece, da gran cretina, quando sono andata a vedere L'ufficiale e la Spia, non ho pensto di andare nella sala di sopra dove davano questo film, poi è sparito ma penso che lo ridaranno. Bella rece come sempre Ciao!
Mi auguro che lo vedrai visto che è tornato in sala dopo gli Oscar
Cercate anche di vedere il suo film + bello del 2003 finalmente distribuito
Ho visto "Parasite" una decina di giorni fa al Cinema Arsenale di Pisa, che con una certa lungimiranza ha ricominciato a programmarlo già prima degli Oscar. A novembre, nonostante fossi tentato, non andai a vederlo e sono assai contento di aver rimediato: non conosco nient'altro della filmografia di Bong Joon-Ho, ma la visione di "Parasite" mi spinge a recuperare diversi suoi titoli. La prima ora abbondante è una delle cose più belle che abbia visto negli ultimi tempi, forse perché ho apprezzato molto l'ironia insita nelle esagerazioni che citi in recensione. Anche il plot twist (che in realtà introduce anche un cambio di registro) di metà film per me è stato superbo. Solo il pre-finale non mi ha convinto del tutto, ma sono dettagli. Ciao Stefano!
Ciao cheftony, grazie del commento! Anche io ho rivisto il film e concordo con te soprattutto sulla prima ora di proiezione che è eccezionale... Il pre-finale non ti ha convinto del tutto per il brusco cambio di registro narrativo? In effetti è molto spiazzante, sono d'accordo, e può lasciare disorientati
Se fosse finito qualche istante prima, quest'opera sarebbe risultata in linea con la solita Hollywood. Per fortuna il regista ci ha messo del suo... Come sempre. Non ai livelli di perfezione di Memories of Murder o Mother, ma grandissimo film!
Carlos da quanto tempo! Mi fa piacere risentirti, poi su Parasite sicuramente concordiamo. Memories of murder da vedere quanto prima
Ogni tanto mi rifaccio vivo
Bellissima recensione piena di dettagli, citazioni e riflessioni mai banali. Un film da vedere e rivedere, grazie per averlo recensito.
Grazie mille per l'apprezzamento, ho letto anche io alcune tue recensioni e sono scritte veramente bene e approfondite e per i film che ho visto condivido anche il tuo parere, quindi continua così!
Grazie mille Steno, ho visto infatti che hai apprezzato i miei scritti, sto cercando di fare altrettanto con i tuoi, pian piano leggo tutto ;)
A presto!
@Steno 79.Finalmentel'o visto,Granissimp film ,ben costruito e interpretato, piuttosto disturbante nella seconda parte. mi ha vagamente ricordato, ma senza azzardare paragoni "The Housemaid"nella sua versione più recente.Ciao e come sempre complimenti!
Grazie Annamaria, tu gli daresti 5 stelle? Io l'ho rivisto e ci sto facendo un pensierino...
Assolutamente sì. E' un'opera che rasenta la perfezione, capace ,prima di divertire, poi di metterti in inconscia all'erta e infine di esplodere in una inimmaginabile violenza tipica del cinema coreano.Ha quasi l'andamento di una sinfonia !Ciao!
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