Regia di Jordan Peele vedi scheda film
Questo è il secondo lungometraggio girato da Jordan Peele e non smentisce la positività che già si riscontrava nella sua interessante prova.
Un horror anomalo con molti riferimenti (indotti) a Michael Jackson, al suo ruolo ineludibile per la cultura afro-americana, e ai suoi “vizi” (vedi al riguardo “Leaving Neverland” uscito quasi in contemporanea).
Insomma tutto bene (almeno fino a quasi la fine della pellicola)
E’ infatti nel testacoda finale che nutro qualche dubbio poiché a me sembra che siano molti (troppi) i simboli sfuggenti e i rebus irrisolti e che il regista anziché chiarire, preferisca invece confondere le carte e lasciare più di un dubbio nello spettatore.
Il film narra la storia di Adelaide Wilson, madre di due bambini e moglie di Gabe, che per le sue vacanze torna a Santa Cruz per un soggiornare nella casa in cui aveva trascorso le sue estati di bambina. La prima sera però, di ritorno dalla spiaggia, è aggredita, assieme ai sui cari, da un gruppo di creature feroci, sosia grotteschi dei membri della sua famiglia. In fuga da queste inquietanti presenze, scoprirà (e ci farà scoprire) che tutto il mondo è alle prese cin una invasione davvero sconcertante.
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