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Regia di Jordan Peele vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Noi

di alan smithee
7 stelle

CINEMA OLTRECONFINE
Us... ovvero, il fascino allarmante e pericoloso del cosiddetto "doppelganger": ovvero ancora, la permanenza di una doppia personalità malvagia che vive nascosta, appartata, ma presente, una propria vita parallela, salvo poi decidere di tirarsi fuori dall'anonimato, agendo finalmente allo scoperto, con conseguenze definitive, se non devastanti, per quell'originale che forse nemmeno tale riesce più ad essere.
Adelaide vive la sua vita agiata e realizzata di madre di famiglia, ma non riesce a togliersi di dosso un ricordo offuscato legato alla propria infanzia, dunque lontano, ma non per questo meno disturbante, e che la assilla e la rende istintivamente diffidente ed insicura ogni qualvolta le si pongano dinanzi scelte o incognite da affrontare.

Un labirinto di specchi di un luna park a Santa Cruz ove la bimba ebbe l'occasione rara e cruciale di incrociare (e forse non solo) il suo doppio malvagio, il suo negativo, rimanendo scossa in modo perenne.
Quando la famiglia fa ritorno nella casa natia della donna, in una località amena di vacanza sul mare, dopo una giornata di totale spensieratezza trascorsa con gli agiati vicini di casa, ecco che, improvvisamente, quattro figure simili ai quattro componenti della famiglia, si materializzano. E' l'inizio di un incubo che, molto presto, ci accorgeremo di come si configuri nella sua manifestazione globale, catastrofica, forse definitiva.

Una sorta di sommossa in cui l'ombra prende il sopravvento sulla figura da cui essa deriva, sostituendosi ad essa.
Ma la catastrofe, nella tragedia che si porta dietro, è anche la tremenda occasione per ridare consapevolezza ad una donna altrimenti bloccata da una frustrazione costante ed inspiegabile che la rende irrealizzata e spesso pure bloccata.
C'era molto attesa dopo il richiamo che il pregevole horror Scappa - Get Out, aveva gettato sul suo regista Jordan Peele: questo nuovo incalzante, appassionante, ritmatissimo anche se a tratti un po' confuso e tergiversante horror mantiene le promesse irradiate dal precedente summenzionato film, ed anzi ci catapulta in atmosfere malate e rituali che risultano davvero allarmanti, quasi possibili nonostante l'improbabilità dell'assunto di base.

Il lavoro sopraffino di Jordan Peele sul ritmo, sulla descrizione intima e scandagliata dei personaggi, sullo svolgimento della dinamica dei fatti, appare controllato nei minimi dettagli, proprio di un horror maturo, insolito, certo a sottofondo politico evidente non meno del film precedente, pensato con ancor più cura ed ambizione, e affrontato nei minimi dettagli di scrittura e di pasicologia dei personaggi coinvolti. 
Tra gli attori, il premio Oscar Lupita Nyong'o dimostra meglio di ogni sua altra occasione (anche quella che le è valsa l'ambito premio) la sua eccellenza di interprete, ma tutto il cast è bravissimo a sdoppiarsi nella copia oscura e malvagia che li attacca e travolge.
Curatissima ed incalzante la musica, un ritmico martellare di bassi e percussioni che tengono alla perfezione il ritmo concitato dell'azione, contribuendo a provocare nello spettatore momenti di cardiopalma esemplari, necessari, irrinunciabili, ma non poi così frequenti o scontati in un mondo horror che raramente assume tali raffinate e ben costruite fattezze.    
 
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