Regia di Eros Puglielli vedi scheda film
Anselmo (Argentero) è un ragazzo con un leggero ritardo mentale, cresciuto dalla madre (Ranzi) nella convinzione che suo padre - che in realtà li ha abbandonati appena dopo la sua nascita - fosse un supereroe. Così il ragazzo si convince di aver ereditato la stessa missione del padre e se ne va in giro con una strana e scomodissima tuta di rame, fabbricata da un fabbro (Ragno) con un passato complicato. Azione dopo azione, Anselmo si unisce a un gruppo di balordi altrettanto convinti di essere dei supereroi, ma soprattutto spera di ritrovare l'amore della sua amichetta d'infanzia (Truppo), vessata da un usuraio (Gobbi).
Eros Puglielli, tornato alla regia a 14 anni di distanza da Occhi di cristallo, non ce la fa proprio a girare un film degno di questo nome. Lui sta al cinema come Giampiero Galeazzi sta all'anoressia e per quanti sforzi compia per sembrare innovativo, ci propina ancora una volta un pasticcio indigeribile, una favoletta esilissima con troppe anime diverse, girata male facendo l'occhiolino a Forrest Gump e servita da attori impresentabili.
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